BARONI CAVALCABÒ, Clemente
Claudio Leonardi
Nacque il 23 nov. 1726 a Sacco, nel Trentino, da Giovarni Battista e da Teodora Salvadori. La famiglia del B. faceva parte dell'aristocrazia locale che trovava [...] di problemi classici: le altre sue cose sono infatti un seguito, se non un residuo, di quella prima 42-44, 47, 49, 52; Id., Giovanni Lami e i letterati trentini nel sec.XVIII, in Atti d. L R. Accad. roveretana degli Agiati,s. 4, 11 (1913), pp. ...
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MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] delle forme archetipe delle cose, immateriali, perfette e pure.
Se lo Zodiacus vitae, pur non scevro di elementi aristotelici, esprime una visione essenzialmente platonizzante della vita di chiara ispirazione ficiniana, e in cui non mancano espliciti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] parti.
Il gran moto che è nato in Italia intorno al nome di Giordano Bruno, conto delle «disgregate e infinite cose della natura e del mondo al materialismo o al dubbio. Dovrebbero ricordarsi che, se il cammino verso la verità non si poté, una ...
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DE MARINIS, Errico
Pietro Laveglia
Nacque a Cava dei Tirreni (Salerno) il 12 ott. 1863 da Luigi e da Filomena Stendardo. Compì i primi studi nella città natale iscrivendosi poi ai corsi universitari [...] tuttavia riuscire a modificare in misura rilevante le posizioni dei due gruppi. Questo stato di cose durò fino al XVIII quale scriveva: "... La proprietà fondiaria oggi non è più fine a se stessa come quando era feudale, ma è diventata essa stessa un ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] il discorso nell'opera in due volumi Filosofia morale. Lineamenti di un corso di lezioni (ibid. 1917).
Se, per l'oggetto, ammessi ed essendo prevista per offese a loro persone e cose una pena minore di quella che tutelava la confessione di Stato ...
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DONI, Agostino
Antonio Rotondò
Nacque a Cosenza intorno alla metà del sec. XVI: "Consentimis, medicus et philosophus" si dice egli stesso nel frontespizio dell'unica sua opera nota.
Le informazioni [...] scrisse quest'opera tra il 1º aprile e il 29 ag. 1577, se ne deduce che l'espatrio del D. fu posteriore a questa data. Come nomine"). Sostanza corporea, lo "spirito" ha in comune con tutte le cose della natura la facoltà di sentire ("omne quod ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] avesse conferito in materia di fede con il B., il Carnesecchi rispondeva vagamente d'aver "parlato seco più d'una volta di cose di religione", ma poi precisava di rammentare come il B. "partecipasse delle opinione heretiche moderne, et, se ben mi ...
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BERNARDI, Antonio
Paola Zambelli
Nato nel marzo 1502 alla Mirandola, da una famiglia originaria di Milano, ma già ammessa nella cittadinanza locale da Galeotto I Pico (1478), il B. studiò all'università [...] alli grandi ingegni come Voi, se nelle parole sue nol cercate".
Il … nel quale s'insegna a conoscere le cose pertinenti all'honore, Venezia 1558; B. 296, 313, 315, 369; A. Ronchini, A. B., in Atti e Mem. della Depuraz. di Storia Patria per le prov. ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] Nel primo caso lo J. osserva che la conoscenza delle cose non offre mai valori. Così quando A. Rosmini vuole dimostrare 364). Il razionalismo tuttavia metteva in luce le connessioni deduttive e mostrava che, se vogliamo garantire libertà di coscienza ...
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PELACANI, Biagio
Graziella Federici Vescovini
PELACANI, Biagio (Blasius de Pelacanis de Parma). – Nacque, in data incerta tra il 1350 e il 1354, a Costamezzana (attualmente Noceto), nei pressi di Parma.
Nulla [...] di cerebro, di minor intendimento di lui intorno alle cose politiche e iconomiche, e singularmente circa la eloquenza» (Giovanni scegliere come preferivano, se vivere da buoni cristiani o da filosofi puri secondo ragione, e in tal modo si riteneva ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...