dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] se ne servirono per indicare le principali tesi delle varie scuole filosofiche. Ed è in questo significato che il termine passò in 'dogmatismo comune', che consiste nel "ragionare alla leggera di cose di cui non si comprende nulla e di cui nessuno al ...
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Schmitt, Carl
Filosofo e giurista tedesco (Plettenberg 1888-ivi 1985). Professore a Monaco e poi a Berlino presso la Scuola superiore di amministrazione, durante il nazismo fu nominato consigliere di [...] il fenomeno politico sorge in seno a una comunità di individui quando questa prende coscienza di sé stessa come di una la teologia. In entrambi i casi, infatti, il corso apparentemente naturale delle cose si rivela dipendente in ogni momento da ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] e le cose, ove l'uomo sappia appunto cogliere nelle cose il senso loro ultimo, la radice razionale e divina. Se nettissima è la mistica cristiana ed ebraica. Vastissima la fortuna di P. in Italia e in Europa: da Bruno a Vico, da Reuchlin e Zwingli ...
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Filosofo (Breslavia 1679 - Halle 1754). Autore di riflessioni sull'etica e la morale, W. più che per le sue dottrine ha avuto importanza per l'esigenza, posta e sostenuta, che la filosofia debba avere [...] di Halle (dal 1706), eccettuati gli anni 1723-41 in cui fu all'univ. di Marburgo, essendo stato espulso volterriana satira del Candide); anche se, nel campo metafisico e speculativo filosofia come "scienza di tutte le cose, del modo e della ragione ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] il culto, sia in pubblico che in privato. A questo proposito, ci si è chiesti se queste disposizioni tutelino anche indifferenza (facoltà di volere immotivatamente l’una o l’altra di due cose contrarie o anche nessuna delle due) G.W.F. Hegel oppone ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] occulta, concepita, quest’ultima, come un potere interno alle cose che non cade sotto i sensi ma si coglie soltanto J. Locke, al quale se ne deve soprattutto la diffusione.
Il problema della misurazione e, più in generale, della riduzione all ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] di Soli si fa risalire la prima dottrina completa sulle cose significate o espresse (λεκτά). Gli stoici distinsero tra ciò Le equivalenze metalinguistiche di tipo tarskiano della forma ‘E è vero-in-L se, e solo se, T’ (dove E sta per il nome di un ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] gli schemi neoplatonici del descensus e della conversio di tutte le cose create alla prima fonte dell’essere e del bene, riuscì a facoltà (arti, medicina, diritto e teologia), se tende a regolamentare in forme rigide i curricula studiorum, le lezioni ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] con la famosa formula dell’«uomo misura di tutte le cose» sottolineò il ruolo ineliminabile dell’opinione nella conoscenza umana, e se la diversità culturale fosse tale da incidere così profondamente negli esseri umani, non sarebbe forse messa in ...
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necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] divenire e non condizionato da altro all’infuori di sé medesimo. In questo senso, esso tende a configurarsi come negazione cose’). L’assunzione implicita in questa posizione, come d’altronde in quella di Wittgenstein, è la possibilità di analizzare in ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...