CHIARAMONTI, Scipione
Gino Benzoni
Nacque a Cesena, il 21 giugno 1565, da Chiaramonte e Polissena.
Nobile e ricca famiglia quella paterna, originaria, si diceva, di Clermont e trasferitasi di lì ancora [...] interessi, si sono lasciati tirare a scrivere cose che, fuori dalle presenti occasioni, sarebbono facilmente suo dialogo, dicendosi incerto "se... sia vivuto... tra i libri e con le muse o pure nelle corti regie".
In effetti la sua opera Della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Gobetti
Angelo d’Orsi
Nella «prodigiosa giovinezza» di Piero Gobetti (Bobbio 1986, p. 9), il pensiero trova un posto peculiare nella fusione totale con l’azione. Pur non originale, né sistematico, [...] come per l’appello a Marx, paradossalmente Gobetti scrive a cose fatte, con Mussolini, il grande domatore, asceso al soglio del ma impolitica di Gobetti sarà, d’ora in poi, quella del tirannicidio, anche se Alfieri, nel suo pensiero, è temperato da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] fare cose diverse da noi, ma sono uniti a noi, cooperanti, a fare il bene, i valori che facciamo, e che nessuno può vantarsi di fare da sé. Così di una forza spirituale religiosa in un programma di riforma sociale.
Se Capitini non si può definire un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] o inespresse, stili di pensiero» (Il passato, la memoria, l’oblio, cit., p. 8). Tutte cose, continuava,
che agiscono con forza, anche se spesso in modi non immediatamente evidenti, anche sulle più rispettabili “teorie” e sulla scelta fra le molte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] vita
Nato a Bene, oggi Bene Vagienna (Cuneo), nel 1544 (anche se a lungo si ritenne che fosse venuto al mondo tra il 1533 e il all’industria, definita arte della trasformazione delle materie prime incose utili alla società, il primato fra tutte le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] sapere un poco come andassero allora tali cose, anzi come vadano; perché, in questo particolare, credo che ci sia poco d’un delitto che non c’era, ma che si voleva»; e «se non seppero quello che facevano, fu per non volerlo sapere, fu per quell ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] il Martini condusse a Ostiglia l'A., che tenne in seguito presso di sé, per quasi un ventennio, anche a Mantova, ove si avvenire secondo il metodo intuitivo, che parte dalle cose e insegna più con le cose che con le parole, e deve inoltre rispondere ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] preso sul terreno politico.
È una mancanza che non stupisce, se si considera che la cultura di matrice francese fu una una eterna vicissitudine di uomini, di cose, di sorti. E qui si può osservare come in un microcosmo in che modo lavorava Garin, e ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] nuovi Italiani. Il C., perciò, omette ogni critica formale o di "genere"; se l'Alfieri abbia crato la tragedia italiana e quale fosse e donde si origmasse, e altre cose non pertinenti, in cui si era fin allora trastullata la maggior parte dei critici ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] prospettiva falsata, quasi come se Marx già allora fosse esigenza legittima e che sta nella realtà delle cose, ad es. anche nella "costituzione sovietica D.: dalla gnoseologia critica alla logica stori . ca, in Critica marxista, VI [1968], 4-5, pp. ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...