MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] scolastico più che cartesiano, in quanto il principio malebranchiano della visione delle cosein Dio è temperato dall' l'aria della capitale meridionale dovette comunque assalire il M. se, come sembra, intorno al 1757 decise di tornare a Napoli ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Qualita primarie e qualita secondarie
M. Ruisi
Qualità primarie e qualità secondarie
Il dibattito sulle qualità aristoteliche
Il problema della [...] a diversità di struttura geometrica, di numero o di movimento. Alla questione se le relazioni delle cose fossero sempre esprimibili in termini matematici, «Platone avrebbe risposto affermativamente [...] Aristotele negativamente. Il Medioevo oscillò ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] della libertà come amore intellettuale del Bene insé (o ragione eterna di Dio).
Se il rinvio alla legge divina e all'immortalità primi anni Ottanta (che rimangono comunque le sue cose migliori), non conobbe ulteriori approfondimenti. Ancora nel 1898 ...
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PACI, Enzo
Emilio Renzi
PACI, Enzo. – Nacque a Monterado (Ancona) il 18 settembre 1911, da Corrado, veterinario, e da Maria Sbriscia, ambedue di Senigallia.
Frequentò il liceo a Cuneo, dove il padre [...] assoluto e alla morte […] Vivere nell’immanenza portando insé il senso della trascendenza».
La saturazione della problematica la messa tra parentesi dei ‘pre-giudizi’, l’‘andare alle cose stesse’.
Così il successivo e pieno ‘ritorno a Husserl’ ...
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D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] teologici, il D. lasciò inediti, tra le altre cose filosofiche un trattato di logica (postumo, Palermo 1871), intitolato il suo scopo naturale.
Il soggetto del diritto reca insé tre elementi costitutivi della sua natura nell'unità della persona ...
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Mistero
Piero Coda
Il senso nascosto della vita che sfugge alla ragione
Di mistero si parla in tutte le tradizioni religiose per designare la sfera della vita divina distinta da quella umana.
Il cristianesimo [...] nella sua morte per risorgere con lui. Con l’Eucaristia egli riceve insé la vita stessa di Gesù, il suo corpo e il suo sangue conoscenza è spostato sempre più in avanti, in un cammino progressivo di scoperta della verità delle cose.
Il mistero e il ...
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taoismo
Maurizio Paolillo
La sapienza che ha influenzato tutta la cultura cinese
Il taoismo è l’antichissima tradizione filosofico-religiosa della Cina. Esso ha avuto storicamente due volti: uno segreto, [...] il principio assoluto da cui hanno origine tutte le cose. Il dao è di per sé indefinibile con parole umane: ecco perché, nel primo nascosta nel cuore, che il taoista cerca di ritrovare insé. Se vi riuscirà, realizzerà «il ritorno alla radice»: egli ...
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universale e particolare
Paolo Casini
Il tutto e la parte
La distinzione tra un’idea o una cosa universale e un’idea o una cosa particolare, intuitiva nel linguaggio corrente, pone non pochi problemi [...] logico
Socrate argomentava sotto i portici di Atene distinguendo i concetti universali dai concetti particolari: la giustizia insé e le singole cose giuste, l’umanità e i singoli uomini, e così via. Platone, che lo presentò come protagonista nei ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età adulta dell'uomo che sa servirsi della propria ragione
Sviluppatosi nel corso del Settecento nei principali paesi europei ‒ e segnatamente in Francia ‒ l'Illuminismo ha [...] di minorità che egli deve imputare a sé stesso", cioè l'uscita da uno stato delle varie società, tenendo conto delle "molte cose che governano gli uomini: il clima, le nel quale vivevano prima di entrare in società) attraverso un patto o contratto ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] dei tuoi beni; è perché ignori quale sia il fine delle cose, che ritieni potenti e felici gli uomini empi e sacrileghi; è si sforza di dimostrare che Aristotele e Platone, se differiscono nei termini, sono in fondo d'accordo nel pensare che il mondo ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...