Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] nozione chiave è quella del dio che informa ogni cosa; una corretta valutazione dell’ordine delle cose è possibile soltanto se si comprende che ogni cosa è ordinata in vista del Bene (Phaedo, 96 a-107 a), concezione che è alla base della teleologia ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] quali la compatibilità degli opposti, per cui «l’Uno è tutte le cose e neppure una sola [di esse]» (τὸ ἓν πάντα καὶ οὐδὲν interno del corpo, se essa è quella stessa cosa che è apparsa essere insé e per sé, benché si trovi in un corpo12.
Estraniatasi ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] l'acqua o la terra, elementi entrambi freddi per natura, non può dirci nulla su ciò che essi sono insé. Le cose cambiano, però, se si pensa a vari altri indirizzi speculativi concorrenti. L'alchimista, per esempio, riteneva che solo assoggettando i ...
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Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] così via, e in generale su se stesse, molte più cose di quelle che si potevano conoscere in precedenza. Questa sull'intangibilità della vita, che hanno però fatto della vita un bene insé, un dono divino, da accettare quale che sia il suo contenuto ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] esporre le cosein questi termini, dando per scontato il successo della scienza occidentale? Non istituiamo in tal modo quelli che possono essere considerati una causa insé? Gli storici del Medioevo, in virtù della natura della loro professione, sono ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] della mente e cose del mondo. In tal modo, Helmholtz intendeva opporsi alla visione che ci fosse una qualche sorta di rassomiglianza pittorica tra le idee e ciò che rappresentano (per cui è estremamente fuorviante, anche se frequente, tradurre il ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] , come la filosofia naturale, studiava i corpi, anche se spesso in base a criteri completamenti diversi, e la tradizione medica che qui ho tentato di spiegare tutta la natura delle cose materiali, in modo da non usare assolutamente a tal fine alcun ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] est materia omnium (Dio è la materia di tutte le cose).
Una lettura più attenta dei documenti mostrerebbe che queste accuse erano e cioè cominciando dallo studio dell'ente mobile insé esposto da Aristotele nella Fisica e precisandolo gradualmente ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] dell'unità del mondo, secondo i quali l'intero è contenuto nella parte, anche se conformemente alla capacità della parte, e tutte le cose sono in ogni cosa, benché ognuna in un modo diverso. Infatti, secondo Pico "ciò che è nel mondo inferiore è ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] la sua punta più ambiziosa; l'ideale è infatti quello di conoscere le cose attraverso le parole che le designano. Isidoro distingue a questo proposito (anche se non sempre in modo ferreo) tra origo ed etymologia: la prima indica la provenienza di un ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...