FAINA, Eugenio
Carlo Travaglini
Nacque a San Venanzo (Terni) il 2 apr. 1846 da Claudio (conte di Civitella dei Conti dal 1852) e dalla pittrice Giuseppina Anselmi, torinese. Crebbe a San Venanzo nella [...] disciplina, anche le responsabilità di cose che non si approvano, mentre costituirsi in riserva significa lasciare il Governo al e cioè la sostanziale marginalizzazione della questione meridionale: "se l'inchiesta attuale si fosse estesa a tutto il ...
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Valori costitutivi e maggioranze parlamentari
Angelo Antonio Cervati
Dall’esame della prassi successiva alle elezioni del 4 marzo 2018 emergono dubbi e contraddizioni sui contenuti d’insieme del rinnovamento [...] per consentire una rapida e utile valutazione dello stato delle cose, a cominciare dal valore della separazione dei poteri, valutazione se si cercasse di leggerle non in modo solo formale o come pure enunciazioni di comandi. La considerazione in ...
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Le misure cautelari reali: «figlie di un dio minore»
Giorgio Spangher
Se lo spostamento dei poteri dalla polizia giudiziaria – sotto il vecchio codice – alla collocazione nella materia delle misure [...] 322 bis, c.p.p.) nonché la procedura per la restituzione delle cose sequestrate (art. 263, co. 5, c.p.p.). Per quest’ avvisare l’imputato, se presente, di farsi assistere da un difensore di fiducia, opererebbe anche in materia di sequestro preventivo ...
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MEMMO, Giovan Maria
Gino Benzoni
MEMMO (Memo), Giovan Maria. – Nacque a Venezia, alla fine del 1503 o all’inizio del 1504, da Nicolò di Francesco e da Elisabetta di Giustiniano Giustinian.
Famiglia [...] ).
Il testo era stato anticipato dai Ragionamenti di cose di governo…, rimasti manoscritti: questi riproducono un conversare M. rimpianto.
Carente il Dialogo del M., nella misura in cui, se vi è delineato il senatore, non avviene altrettanto con la ...
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MACCHIAVELLI, Alessandro
Marta Cavazza
Nacque a Bologna il 26 ott. 1693 da Giovanni Antonio, di una famiglia del ceto civile di lontana ascendenza fiorentina, e da Laura Filippucci (o Filippuzzi).
Ebbe [...] dell'opera al M., non è il caso di metterla in dubbio, anche se, a differenza di Elisabetta e Collatio, Carlo Antonio (Bologna, rileva dagl'infiniti scritti lasciatici. Quali per essere cose indigeste, raccolte senza criterio e ammassate senza ordine ...
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Giacomo Forte
Abstract
Viene esaminata la struttura del delitto di violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario. In particolare, si analizza la fattispecie in esame al fine [...] un significato fortemente minaccioso, se inserite in una situazione caratterizzata da rilevanti Cass. pen., 18.5.2005, in CED Cass., n. 231661).
Allo stesso modo, la violenza esercitata sulle cose potrà considerarsi mezzo idoneo al delitto ...
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Donazione di cosa altrui
Emanuele Bilotti
Le Sezioni Unite, con sentenza n. 5068/2016, dopo aver concluso nel senso della nullità della donazione di cosa altrui per mancanza di causa (salvo il caso [...] della disposizione pro quota di uno o più beni compresi in una più ampia massa indivisa non sia riconducibile nell’ambito problematico della disposizione di cose altrui. Nondimeno, se certi rilievi valgono a destituire di fondamento l’argomento delle ...
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FOSCARARI (Foscherari), Egidio
Cristina Bukowska Gorgoni
Nato in data imprecisata nella prima metà del secolo XIII fu il primo laico che insegnò diritto canonico presso l'università di Bologna.
Intorno [...] nel corso della loro attività, la redazione di libelli e altre cose utili, la quinta le dispense e le redazioni delle domande lettura perduta, anche se il Rota è incline a considerarla opera di un altro decretalista. In questo contesto va segnalato ...
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MENGOLI, Pietro
Marta Cavazza
MENGOLI, Pietro. – Nacque a Bologna da Simone e da Lucia Uccelli secondo diversi studiosi nel 1625, ma più probabilmente nel 1626.
Quest’ultima data è dedotta da una testimonianza [...] a causa della decisione «di non voler più dare al mondo se non tanta geometria quanta mi basterà per le cose fisiche, stimando inutile tutto il sopra più».
Nel momento in cui scriveva «le regole de’ Solstizi e degli Equinozi», giudicava conveniente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Innocenzo IV
Alberto Melloni
A Sinibaldo Fieschi, giurista genovese, cardinale di corte, papa dal 1243 ed espressione di un nuovo tipo di pensatori politici del diritto, si deve un'idea fondamentale [...] che scomunichi lo Svevo. Non si sa se Sinibaldo, ma certo i genovesi hanno parte in questo progetto che prevede l’arrivo via nave quella che ordina i rapporti fra le persone e le cose. Di questa iurisdictio, secondo Innocenzo IV, è legittimo titolare ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...