Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] propria visione delle cose e pronto a dare il proprio contributo alla restaurazione della potenza dei Medici in Firenze.
Stabilitosi , l'onnipotente ministro di Enrico VIII, che poté unire insé il potere politico e quello religioso e lavorare per la ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] con le invasioni barbariche. Ma più che nella tesi inse stessa, una singolare originalità è dimostrata nella coerenza metodica tabulis": non più un sentimento vago del mutare delle umane cose, ma i due saldi, perché culturalmente qualificati, punti d ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] , ma denunciava anche "l'abbandono nel quale fui lasciato per quaranta giorni". "Se il Governo m'avesse ajutato come m'era stato promesso, aggiungeva, le cose della Sicilia sarebbero in assetto ben migliore, la annessione sarebbe a quest'ora un fatto ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] interesse suscitato dalla lettura delle sue opere diffuse a Venezia già nel 1520: "Se Costui fusse stato prudente et fusse stato su le prime cose, nè se havesse implicato in manifesti errori di la fede, saria, non dico favorito, ma adorato da tutta ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] "quali non ci sono mai manchati alle terminazione delle cose oscure" del testo e che hanno probabilmente suggerito la necessità di grandioso irrigidimento di spazi geometricamente definiti e inse stessi conclusi, esso esprime con "retorica" ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] delle indagini; vuole inoltre che si perquisisca la sua casa in Capodistria e se ne sequestrino i libri, "però - notificava al nunzio nel febbraio del '46 - venendoli alle mani in questo mezzo altre cose contra di lui per qualunche via, la ne tenga ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] due grandi classi, cioè le Scienze Fisiche che si aggirano sulle cose sensibili, ossia sui corpi e sulle loro proprietà, e le corpi, comprende tre libri: libro primo Della temperatura considerata inse stessa, della sua misura, e del suo rapporto ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] Simon Pietro: 'Non mi laverai mai i piedi!'. Gli rispose Gesù: 'Se non ti laverò non avrai parte con me'. Gli disse Simon Pietro: ' egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] spirito e nell'opera del C.: quanto più s'impratichiva di cose classiche, lo studio dell'antico vide o volle si radicasse nell' Medioevo comunale, quando "le spese del ricco sempre avevano insé alcuna cosa di popolare" e "i poveri godevano quella ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] e tutti insieme contribuiscono a creare la multiforme armonia delle cose, trovano la loro espressione perfetta nell'ottava ariostesca, che fluisce così calma e piena, insé stessa compiuta, senza urti, senza stridori, senza improvvisi mutamenti di ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...