CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] Chantrey, S. Rogers. Il 9 novembre l'artista scriveva la sua famosa lettera al Quatremère (Quatremère, 1834, pp. 288 s.), in cui diceva tra le altre cose: "Se è vero che quelle sieno opere di Fidia, o dirette da esso, o ch'egli v'abbia posto le mani ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] dei tuoi beni; è perché ignori quale sia il fine delle cose, che ritieni potenti e felici gli uomini empi e sacrileghi; è si sforza di dimostrare che Aristotele e Platone, se differiscono nei termini, sono in fondo d'accordo nel pensare che il mondo ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] di indulgenza dove nulla sarà legato, nulla sarà sciolto se non ciò che san Pietro avrà sciolto o avrà 'il Verbo si fece carne ed abitò in mezzo a noi' [Giovanni 1, 14]; è Dio per la ragione che 'tutte le cose furono fatte per mezzo di lui e senza ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] , se non in palese, se ne mostra piuttosto favorevole". Secondo notizie raccolte dal Paruta, gli Spagnoli, già da tempo, grazie a "grossissimi presenti", s'erano accapparrati l'animo di Sinān al punto da ripromettersi "molta sicurtà alle cose loro ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] detta degli osservatori veneziani - che "ha piacer di lettere et di cose di stato", era ormai maturo per tutte le astuzie d'una servitore del papa". Ma ciò - anche se, il 26 luglio 1552, al nunzio in Francia Prospero Santa Croce, di passaggio per ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] loro collaborazione per il settore filologico ed epigrafico fu tra le cose più apprezzabili della rivista romana (per quello numismatico il B. egli dovette fare uso di tutta la sua prudenza, sein servizio del suo paese poté seguitare ad avere cariche ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] dovette sempre apparire come la prova della validità di questa famiglia di modelli. In realtà, le cose presentavano una complicazione. Se le retrogradazioni si fossero ripetute regolarmente per i pianeti sarebbe stato sufficiente un modello ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] le imposte esistenti, ma di non crearne di nuove, se non per necessità urgenti, in caso di guerre difensive ed a titolo temporaneo; dall'altro politiche e di determinare le scelte locali "nelle cose di momento".
Si servì dell'apparato di funzionari ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] 13 maggio 1869, nel terzo ministero Menabrea. Anche se le accuse del C. e del Lobbia appaiono C. Cattaneo. Contributo alla storia dell'"Archivio triennale delle cose d'Italia", a cura di F. U. Saffiotti, in Arch. stor. sicil., n. s., XLVI (1925), ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] narra d'essersi trovato in sogno in un luogo deserto, dal quale lo trae con sé una "donna lucente in vista e bella", che poesia è un certo fervore di immaginare ed esprimere le cose immaginate in forma alta e squisita; è ispirazione che viene da Dio ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...