realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes [...] soltanto le idee, ossia le rappresentazioni mentali delle cose. Ma se la nostra conoscenza è fatta solo di rappresentazioni mentali del rinnovato dibattito sul realismo.
Psicologia e psicoanalisi
In psicologia, l’acquisizione del senso della r. è ...
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Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] divinità fin dai primordi della teologia ellenica (Senofane). Ma se la divinità aristotelica, in quanto «pensiero del pensiero», è per ciò stesso inconsapevole di tutto l’imperfetto mondo delle cose, di questo ha piena conoscenza la divinità come è ...
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Giureconsulto romano (n. 140 circa - m. 82 a. C.), figlio del giureconsulto Publio; pontefice (115), questore (110), tribuno (106), console (95), poi (94) proconsole d'Asia; pontefice massimo (89). Con [...] era commentato ancora nel 2º sec. d. C. Si discute se appartenga a lui il Liber singularis ὄρων sive definitionum, di cui 'esazione con la cautio detta Muciana, e in tema di appartenenza al marito di cosein possesso della moglie, di cui non si ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] furono scoperti quattro satelliti che orbitavano intorno a Giove. Se Giove con i suoi satelliti ruotava intorno ad un corpo 1612, G. pubblicò il Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in essa si muovono. Il saggio fu venduto così ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] mondo di una siepe, concentrando lo sguardo e l'anima sulle cose concrete che ci sono d'intorno e dalle quali si può ., 1913), è ben visibile in P. sin dalle Myricae, anche se con gli anni si accentua, giacché, in curioso contrasto con la poesia ...
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Scrittore e patriota italiano (Cairo Montenotte 1838 - Brescia 1910). Partecipò all'impresa dei Mille, combattendo eroicamente a Calatafimi e Palermo e, poi, nella battaglia del Volturno. Ritiratosi a [...] , per dedicarsi agli studi, se ne allontanò nel 1866 e nella giornata di Bezzecca si comportò con grande eroismo. Successivamente fu professore e preside a Faenza e a Brescia. Dopo un faticoso poemetto aleardiano in cinque canti (Arrigo. Da Quarto ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] S. è anzitutto un critico, che vuol rendersi conto delle cose e perciò discute: il suo ideale è quello dell'ἐξετάζειν alcun principio che non si giustifichi da sé medesimo ma si richiami comunque a un'autorità; e in ciò è il suo nesso col grande ...
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Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] di un modello della realtà, vale a dire di una teoria che rappresentasse le cose stesse e non soltanto la probabilità della loro esistenza". ▭ Ascensore di E.: in dinamica relativa, se una massa m è sospesa a un dinamometro fissato al tetto di un ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] proposizioni semplici ed evidenti. Sussiste evidentemente, afferma Hobbes, un desiderio naturale per cui ciascuno richiede per sé l'uso di cose che sono in comune, e una ragione naturale, per cui ciascuno si sforza di evitare la morte violenta come ...
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Storico ateniese (n. 460 circa - m. 395 a. C. circa). Da giovane subì certamente l'influsso determinante della cultura retorico-filosofica dei sofisti. Eletto fra gli strateghi del 424-23, fu mandato a [...] contenuto effettivo: in realtà, lungi dall'essere quel che lo storico promette, sono acuti tentativi di chiarire a sé stesso e lontano dall'introdurre, come Erodoto, l'intervento divino nelle cose umane: non vi è nella sua storia traccia della fede ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...