Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] della speranza in Silvia, in Nerina, insé stesso giovane, la morte e la vita stessa che la tradiscono, in A Silvia eloquente felicità dei grandi idilli. Postumi furono pubblicati, con le cose minori, il ricco Epistolario (a cura di P. Viani, ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] nel duplice senso dell'esperienza compiuta dalla coscienza sulle cose e sul suo stesso modificarsi nel corso dell'esperienza un limite assoluto, e cioè la convinzione che l'oggetto insé sia qualcosa di assolutamente opposto ed estraneo al soggetto, ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] e di padre veneziano (Andrea), nato in un'isola greca governata da Venezia, egli riconobbe sempre insé le due patrie, anche quando, venuta umanità disillusa dalla vanità del tutto ("involve Tutte cose l'Oblio nella sua notte") e generosamente ...
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Scrittore italiano (Milano 1893 - Roma 1973). Tra i massimi innovatori della narrativa novecentesca, sperimentò uno stile linguistico che fonde insé lingua nazionale, forme dialettali e usi gergali. Se [...] de via Merulana (su rivista tra il 1946 e il 1947 e in volume nel 1957) e con Eros e Priapo. Da furore a di Caporetto, post., 1992), che avviò una riflessione su uomini e cose centrata sui temi della conoscenza e del male (Meditazione milanese, del ...
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Scrittore italiano (Firenze 1884 - Roma 1966). Collaboratore della Voce, critico letterario della Tribuna (1910-23), dove firmò anche con lo pseud. Il Tarlo, fu tra i fondatori della Ronda e collaborò [...] sé stesse delle facoltà traspositive e analogiche che caratterizzano anche il critico, nascono le pagine del C. prosatore ("saggi, viaggi, capricci e fantasie"), in cui cose viste e meditate, ricordi e sogni trovano espressione in estrose figurazioni ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] la vicenda storica di G. costituisce insé stessa la rivelazione e la realizzazione compiuta per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] universale", che è il luogo (χώρα) in cui si svolge il divenire e che insé comprende le determinazioni della materia e dello spazio avrebbe sostenuto che i numeri sono i principî di tutte le cose. La scuola di Tubinga, basandosi sulla tesi di P. ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] pur dotata di proprietà simili a quelle del contenuto, ha insé determinazioni ulteriori e indefinite; di qui nasce la vaghezza : mentre questa non si riferisce necessariamente a cose segrete o inesprimibili, in un s. è presente il rinvio a uno ...
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Matematica
In geometria, la p. di un punto P da un centro S è l’operazione di tracciare la retta SP; p. di una retta r da un centro S è la costruzione del piano individuato da r e S; p. di un punto P da [...] singoli punti di λ, cioè la costruzione del cono di vertice S e direttrice λ. In generale, si chiama poi p. di una figura F su una figura F′ l’operazione persone o cose sentimenti, desideri e aspetti propri che rifiuta di riconoscere insé stesso. La ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] principî segue che le sostanze immateriali "vedono tutte le cosein Dio" o, più precisamente, che "la nostra anima le essenze come tutte le esistenze" e quindi porta con sé tutte le forme o idee in virtù dell'azione di Dio su ogni monade. Il concetto ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...