CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] a frenare l'empito del gran "manierone" maffeiano, anche se con esiti che non riescono del tutto persuasivi. Sempre al 24 luglio 1681.
In tale nuova situazione, cose tarde del C. possono essere opportunamente distese in più ampio spazio cronologico ...
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D'ANCONA, Vitale, detto Vito
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Pesaro il 12 ag. 1825, da Giuseppe e Ester Della Ripa. La famiglia, di religione ebraica, nel 1828 decise di abbandonare la città [...] Ma le variazioni stilistiche del pittore sono quanto mai forti se paragoniamo le ultime tele citate, ad esempio, alla Cartomante 1874, Firenze 1874, p. 12, nn. 187 e 192; Cose d'arte, in La Nazione, 28 dic. 1875 (esposizione nella galleria di Lega e ...
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CIPOLLA, Antonio
Giuseppe Miano
Nacque in Napoli il 4 febbr. 1820, figlio di Nicola e di Maria Sorgente. Dopo aver atteso ai primi studi nella città natale discepolo di E. Alvino completò la sua formazione [...] in una situazione pratica e perfettamente relativa. È sempre quella benedetta armonia di tutte le parti fra loro, è quella corrispondenza delle parti al tutto che opera la magia. Se fu contento quando a lui le cose parvero ordinate bene" (De Cesare, ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] modellato pieno e essenziale, e le cose vi sono trattate come in una natura morta; diversi paesaggi sono
È dibattuto il peso che il F. ebbe nell'arte napoletana. Anche se ora si ridimensiona il suo ruolo di diffusore a Napoli dello stile dei ...
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DELLA PORTA, Giovanni Battista
Carrol Brentano
Figlio di Alessio, del quale non si conosce la professione, e di una Battistina, nacque a Porlezza (Como) nel 1542. Nipote del noto scultore Tommaso Della [...] offerto al D. (70 scudi). Non si sa se il D. rinunciò all'incarico o se gli fu tolto, ma la stessa cosa sembra sia avvenuta il D. impiegò molto del suo tempo "a cambiar cose antiche, e in questo negotio ... si bene guadagnar solea, che il faticarsi ...
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CAVALLUCCI, Antonio
Stefi Roettgen
Figlio di Bartolomeo, da Cisterna, e di Maria Agnese Baroni, nacque il 21 ag. 1752 a Sermoneta. Il padre, fabbro di professione, era al servizio di Michelangelo Caetani, [...] Romualdo Braschi, fece un viaggio che, se pur breve di soli due mesi, segnò 190: D. Dognazi, Giornale delle cose rimarcabili nel felice governo dell'Ecc. parte V, Saggio de' Dispacci di L. P. Bottini, in Arch. stor. ital., XX(1887), pp. 412, 435 ...
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BIGORDI, Domenico, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Nacque a Firenze nel 1449 da Tommaso e da una Antonia. Il cognome Bigordi compare costantemente nei documenti relativi alla famiglia, mentre [...] Baldovinetti il B. dovette avere buoni rapporti se ne giudicò l'opera in battistero e se con lui fece parte di una commissione maestro in tavola e più in muro. Le cose sue hano bona aria, et e homo expeditivo et che conduce assai lavoro" (in L'Arte ...
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MANZONI, Piero
Sergio Cortesini
Nacque il 13 luglio 1933 a Soncino, presso Cremona, primogenito dei cinque figli di Egisto e di Valeria Meroni.
Il M., conseguita la maturità classica nel 1951, si iscrisse [...] […] il fascino mnemonico delle cose celebrate e la didascalia storica degli imbalsamatori" (Agnetti, in Ròiss, p. 27). sul filo del non-sense, era perfidamente troncata dal critico: "se mai [le ultime domande] le chiederò per telefono al manicomio" ...
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GHERARDINI, Alessandro
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 16 nov. 1655 da Domenico, stipettaio, e da Lisabetta Socci. Il mestiere lo apprese in giovane età da Alessandro Rosi, un tardo epigono [...] e impastata di luce; tali lavori se fossero stati visti in patria gli avrebbero forse valso una considerazione della Italia, I, Firenze 1834, pp. 235 s.; P. Bologna, Artisti e cose d'arte Pontremolesi (1898), rist. anast., Bologna 1972, pp. 69 s., 86 ...
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FOGOLINO, Marcello
Caterina Furlan
Nacque a Vicenza tra il 1482-83 e il 1487-88 da Francesco, originario di San Vito al Tagliamento, e dalla vicentina Maddalena, figlia di Bartolomeo, calzolaio (Zorzi, [...] , morì, in data imprecisata.
Non sappiamo se fosse già morto nel luglio del 1559, allorché in una lettera in Bollettino d'arte, XXXIV (1949), pp. 218-224; A.M. Hind, Early Italian engraving…, V, London 1948, pp. 217-219; E. Arslan, Catalogo delle cose ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...