ILARIO da Viterbo, detto Prete Ilario
Simona Moretti
Non si hanno molte notizie su questo pittore nato a Viterbo, la cui attività è documentata tra il 1375 e il 1393.
Il tentativo di considerarlo un [...] in Viterbo: la critica, a partire da Giuseppe Signorelli in poi, ha identificato questo personaggio con l'artista. Se I più antichi pittori viterbesi, in Boll. municipale (Viterbo), VII (1934), pp. 5 s., 8; Catalogo delle cose d'arte e di antichità d ...
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FACCIOLI (Fazioli), Giovanni
Lucia Simonetto
Figlio di Bartolomeo e Caterina Zanoni, nacque, secondo il Moschini (1806: su indicazione del Sasso), il 12 ott. 1729 a Verona nella parrocchia di S. Stefano. [...] rapidità; onde avveniane che se da un canto poteva cedere 243 ss., 251, 583; Ilforestiere istruito nelle cose più pregevoli e curiose antiche e moderne della città accademia di pittura e scultura di Verona, in La pittura a Verona dal primo Ottocento ...
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CAPANNA (Cappanna), Giovanni Battista
Alberto Cornice
Non è facile individuare la figura di questo pittore senese della prima metà del Cinquecento, figlio di Giacomo di Lorenzo. Il suo nome è stato [...] certamente di notevole effetto e di non poca mole se conteneva, come riferisce il Romagnoli, "una centinaia Cenni storico-artistici [1836-45], p. 116; A. Sozzini, Diario delle cose avvenute in Siena dal… 1550 al… 1555 [1587], Firenze 1842, pp. 41, 84 ...
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BIGOIO, Biagio
Giovanni Lorenzoni
Allo stato attuale delle conoscenze sappiamo che il B., figlio di Bonaventura, originario di Ferrara, svolse la sua attività di costruttore unicamente a Padova, spesso [...] a termine, se nel 1528mancava praticamente Brandolese,Pitture sculture architetture ed altre cose notabili a Padova, Padova 1795, , 78, 98; A. Sartori,L'altare del Sardi in S. Francesco di Padova, in Mem. dell'Acc. Patavina di scienze,lettere e arti, ...
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D'ANGIOJA, Vincenzo
Gioacchino Barbera
Attivo a Messina tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento come orafo argentiere, della sua vita si conoscono pochissimi elementi: dai registri della [...] d'oro, con pari lavoro e gioie; nelle quali tutte cose erano cento rubini, trenta diamanti e molte perle..." (Buonfiglio Costanzo esistente nel Settecento (Schiavo, 1756). Se ne conserva comunque il ricordo in un'incisione del 1605, pubblicata dal ...
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CAPPELLINI (Capellini), Gabriele, detto Calzolaretto
Giacomo Bargellesi
Mancano date biografiche precise di questo pittore ferrarese appartenente alle generazione immediatamente successiva a quella [...] ; se, inoltre, nel "Benvegnù" citato dai documenti si riconosce Benvenuto Tisi il Garofalo, la collaborazione in quel II, nn. 161 s.; N. L. C. [L. N. Cittadella), Indice delle cose più rimarcabili… di Ferrara, Ferrara 1844, pp. 66, 82, 156; C. C. ...
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ANGELO di Giovanni da Verona
Edoardo Arslan
Di origine bergamasca, nato nel 1437 circa, è iscritto nel 1464 alla fraglia vicentina dei muratori e scalpellini; e il 6 novembre è presente a uno strumento [...] Pietro Lombardo era ancora attivo a Padova. Se nell'arca è sensibile un'ultima concessione al A. di Giovanni da Verona,in Wandlungen christlicher Kunst im Mittelalter, Baden Baden 1953, pp. 385-94; Id., Catalogo delle cose d'Arte e di Antichità ...
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FRANKFORT, Henri
G. Garbini
Archeologo e storico del Vicino Oriente antico, nato ad Amsterdam il 24 febbraio 1897 e morto a Londra il 16 luglio 1954.
Dopo aver compiuto gli studî ad Amsterdam, il F. [...] dell'ordine immutabile delle cose (maat); opera notevole, anche se forse non completamente accettabile . Groenewegen-Frankfort, Arrest and Movement. An Essay on Space and Time in the Art of Ancient Orient, Chicago 1951.
Bibl.: Per l'elenco completo ...
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FERRARINI, Pier Giuseppe
Mariangela Giusto
Nacque a Parma il 30 marzo 1852 da Casimiro, dottore in medicina, e Marietta Bocchi. Fu ammesso alla classe di paesaggio dell'Accademia di Parma nel 1866 e [...] una litografia che Carmignani poteva aver portato con sé da Parigi, divulgando nell'ambito parmense le e memorie (ms., sec. XIX), X, p. 63; P. Bettoli, Teatri e cose d'arte, in Gazzetta di Parma, 18 ag. 1874; L. Pigorini, Società d'incoragg. per gli ...
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BARBIERI, Luigi Giovanni
Alfredo Petrucci
Nato a Cesena il 26 nov. 1885, è generalmente conosciuto sotto il nome di "Gino" che egli stesso adottava, sia quando si firmava con il caratteristico monogramma [...] sono uomini come tutti gli altri, semplici e cordiali, anche se consci della ineluttabilità del dolore; ed egli, nel figurarli, giocano lentamente a carte, in attesa di un ordine o di un allarme, si muovono e palpitano come cose vive. L'ultiino dei ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...