felice agg. [lat. felix -īcis, dalla stessa radice di fecundus, quindi propr. "fertile"]. - 1. a. [che si sente pienamente soddisfatto nei propri desideri: vivere f.] ≈ appagato, contento, lieto. ↑ beato. [...] se, di solito, si riferisce a piaceri di minore entità e a una condizione provvisoria: esaminiamo infatti l’uomo nel momento in felici - Anche f. e alcuni sinon. possono riferirsi a cose e situazioni. F. si addice soprattutto a periodi di tempo e ...
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dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] la prep. di del secondo arg.) è limitato a risorse, cose necessarie e sim.: rifornito d’olio il lampadino, quegli si accostò senza nulla in cambio o dare da una posizione di superiorità - Se si pone l’accento sul dare senza volere nulla in cambio, si ...
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Fabio Rossi
sbaglio. Finestra di approfondimento
Giusto e sbagliato - S. e i termini ad esso connessi (sbagliare,sbagliato) richiamano i concetti di «giusto» o «ingiusto» nelle sfere logica e morale, [...] cosa giusta,osservazione corretta, acutezza, colpo di genio e sim.
Cose non giuste - Errore e s. sono i termini più generali anche essere detto bestialità o eresia: se tu sapessi quante bestialità sono contenute in queste poche da te ammirate righe ...
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eterno /e'tɛrno/ (ant. etterno) [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum "evo"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha principio né fine, riferito a Dio, a cose divine e sim.: la giustizia e.] ≈ infinito, [...] non ha inizio né fine», e si converrebbe dunque soltanto a Dio e alle cose divine, anche se sono comunissimi, da secoli, usi fig. e iperbolici. Il sinon. meno marcato è infinito, che tuttavia, a differenza di e., si riferisce anche ad altre estensioni ...
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Fabio Rossi
felice. Finestra di approfondimento
Gradi di felicità - L’essere in uno stato di contentezza, di allegria e sim. ha diverse sfumature e gradazioni, espresse da vari aggettivi. F. designa uno [...] se, di solito, si riferisce a piaceri di minore entità e a una condizione provvisoria: esaminiamo infatti l’uomo nel momento in felici - Anche f. e alcuni sinon. possono riferirsi a cose e situazioni. F. si addice soprattutto a periodi di tempo e ...
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pari¹ (pop. paro) [lat. par paris]. - ■ agg. 1. a. [che presenta le medesime caratteristiche di un'altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o in genere: siamo p. d'età, di statura, [...] in pari, in parità; di pari passo ≈ [riferito a cose che hanno manifestazioni simili e contemporanee o che sono in condizione sociale, lo stesso grado, o le stesse qualità: se ne stia con i p. suoi; se l'arroganza de' vostri p. fosse legge per i ...
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tra prep. [lat. intra] (radd. sint.). - 1. a. [per indicare posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: il ruscello scorre t. due sponde erbose; te lo saprò dire [...] t. la vita e la morte] ≈ fra. c. [in una quantità di cose o persone: cercare t. gli appunti; mescolarsi t. la gente per indicare il tempo che deve ancora trascorrere perché qualcosa avvenga: se tutto va bene la faccenda si risolverà t. due mesi] ...
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tutto [da una var., non bene spiegata, del lat. totus "tutto, intero", forse ✻tuttus o ✻tuctus influenzato dal plur. cuncti "tutti"]. - ■ agg. 1. a. (solo al sing.) [di oggetto, quantità e altro, senza [...] forze [con tutto l'impegno di cui si è in grado: vedi di impegnarti a t. forza, se vuoi essere promosso] ≈ al massimo. ↔ al minimo , in fin dei conti, in fondo (in fondo). □ tutt'uno [senza alcuna differenza, con riferimento a due persone o cose: ...
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Fabio Rossi
giocare. Finestra di approfondimento
Modi di divertirsi - G. significa «dedicarsi a un’attività regolata e divertente della categoria dei giochi». È più specifico di divertirsi, di cui peraltro [...] hobby, ora un gioco, pur con le restrizioni già viste. Se un hobby è particolarm. amato, sono disponibili i sinon. intens. . Nievo). Spasso allude talvolta a cose o situazioni molto divertenti ed è spesso usato in esclamazioni del tipo che spasso!, è ...
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adunare (ant. aunare, agunare) [lat. adunare, der. di unus "uno", col pref. ad-]. - ■ v. tr. 1. [mettere insieme più persone o cose] ≈ (lett.) assembrare, concentrare, (non com.) congregare, convocare, [...] , riunire. ↔ disgregare, disperdere, dividere, sciogliere, separare, sparpagliare. 2. (lett.) [di cose, essere capace di accogliere: in una Vista mirò ciò ch'insé 'l mondo aduna (T. Tasso)] ≈ accogliere, comprendere, contenere, racchiudere, riunire ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...