Fabio Rossi
dire. Finestra di approfondimento
Modi di dire - D. significa innanzitutto «esprimere con la voce» e ha, in questa accezione, come sinon. più ricercato, pronunciare (meno com. pronunziare). [...] suo ultimo film. A volte è più appropriato comunicare o dichiarare, specialmente se si parla di cose dette in modo o in contesti ufficiali: hanno comunicato la morte del Presidente; in pochi giorni il dottore dichiarò che lo stato della giovinetta era ...
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tanto [lat. tantus agg., tantum avv.]. - ■ agg. 1. a. (solo al sing.) [riferito a cose non numerabili e generalm. anteposto al sost., in grande quantità o misura: c'è t. spazio qui; ho t. fame, sonno; [...] ≈ a volte, ogni tanto. ■ pron. indef. 1. [spec. in espressioni partitive, per indicare grande quantità se riferito a cose non numerabili, gran numero se riferito a cose numerabili: la prontezza mi manca, ma di memoria ne ho t.; t. di noi lo conoscono ...
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amore /a'more/ s. m. [dal lat. amor -ōris]. - 1. [sentimento di viva affezione verso una persona] ≈ ↑ adorazione, culto, idolatria, passione. ↓ affetto, (non com.) affezione, amorevolezza, attaccamento, [...] 5. (teol.) a. [lo slancio dell'uomo verso Dio e le cose celesti] ▲ Locuz. prep.: per amor di Dio (o per l'amor quale si nutra del trasporto (fisico e psichico). Se ci piace una persona, infine, ciò di solito non implica un particolare coinvolgimento ...
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Fabio Rossi
violenza. Finestra di approfondimento
Tipi di violenza - Come già osservato nella scheda UCCIDERE, il lessico italiano possiede numerosi termini per indicare diversi tipi di violenza, fisica, [...] delle persone o con l’intensità delle cose (si ricordi che l’etimo di solito una forma di violenza verbale: tutti in casa di Giovanni la sopportavano temendo la sua abusare del proprio potere a danno degli altri: se le leggi sono fatte pel popolo, i ...
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violenza /vjo'lɛntsa/ s. f. [dal lat. violentia]. - 1. a. [con riferimento a persona, l'essere violento] ≈ aggressività, brutalità, non violenza, prepotenza. ↔ bonarietà, mansuetudine, mitezza, pacatezza, [...] delle persone o con l’intensità delle cose (si ricordi che l’etimo di solito una forma di violenza verbale: tutti in casa di Giovanni la sopportavano temendo la sua abusare del proprio potere a danno degli altri: se le leggi sono fatte pel popolo, i ...
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mettere /'met:ere/ [lat. mittere "mandare", nel lat. tardo "mettere"] (pass. rem. misi, mettésti, part. pass. mésso). - ■ v. tr. 1. a. [far sì che qualcosa occupi una determinata posizione o un determinato [...] in pratica → □; mettere in rapporto (o in relazione) [istituire un nesso fra cose diverse: m. in rapporto due fatti] ≈ collegare, connettere; mettere in mani (di qualcuno) [fare affidamento in qualcuno per ciò che riguarda sé stessi] ≈ affidarsi (a), ...
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Fabio Rossi
nascondere. Finestra di approfondimento
Nascondere cose - N. si riferisce per lo più al sottrarre cose (raram. a persone) alla vista di qualcuno. Un sinon. più ricercato è celare (ella celò [...] in senso letterale, più frequente in senso estens. o fig.: si celò il viso tra le mani (G. Verga). Occultare, oltre che più formale, è anche intens. e indica un tenere nascoste cose ancor più, ostentare, se si vuole mettere in grande evidenza ciò che ...
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nascondere /na'skondere/ [lat. tardo inabscondĕre, der. di abscondĕre "nascondere", col pref. in-] (pass. rem. nascósi, nascondésti, ecc.; part. pass. nascósto). - ■ v. tr. 1. a. [sottrarre qualcosa o [...] . Finestra di approfondimento
Nascondere cose - N. si riferisce per lo più al sottrarre cose (raram. a persone) sinon. intens. può essere esibire e, ancor più, ostentare, se si vuole mettere in grande evidenza ciò che si mostra: il tono della sua ...
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Fabio Rossi
tirchio. Finestra di approfondimento
Chi vuole accumulare - Numerosi sono i termini, più o meno spreg. o scherz., che qualificano una persona che non vuole spendere, che preferisce risparmiare [...] . più attenuato: economo, oculato, parsimonioso, e il sost. risparmiatore: se non vi aumento lo stipendio è perché sono economo e penso al bene acquistando cose inutili: buttare i soldi,spendere e spandere e avere le mani bucate: quando entra in un ...
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tirchio /'tirkjo/ [forse dall'ant. e dial. pirchio, ravvicinato a tirare]. - ■ agg. [che è restio nello spendere] ≈ avaro, gretto, (region.) guitto, (spreg.) pidocchioso, (spreg.) rognoso, (spreg.) spilorcio, [...] . più attenuato: economo, oculato, parsimonioso, e il sost. risparmiatore: se non vi aumento lo stipendio è perché sono economo e penso al bene acquistando cose inutili: buttare i soldi,spendere e spandere e avere le mani bucate: quando entra in un ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...