intendere /in'tɛndere/ [dal lat. intendĕre, der. di tendĕre "tendere, rivolgere, mirare a", col pref. in- "in-¹"] (coniug. come tendere). - ■ v. tr. 1. [avere intenzione di fare qualcosa, seguito da inf., [...] : dare a intendere [fare credere cose non vere] ≈ (lett.) gabellare prep. di: i. di storia, di pittura; è uno che se ne intende] ≈ (fam.) capirci, conoscere (ø), essere buon capirsi, comprendersi. b. [essere in sintonia, di persone che hanno gusti ...
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tenere /te'nere/ [dal lat. tenēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna ..., [...] . ↔ respingere, rifiutare. b. [avere qualcosa in custodia presso di sé: t. copia di un documento] ≈ conservare, meno, violare (ø). b. [conservare aderenza e fedeltà alla realtà delle cose e sim.: t. ai fatti] ≈ attenersi, stare. ↔ allontanarsi ( ...
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accentrare v. tr. [der. di centro, col pref. a-¹] (io accèntro, ecc.). - 1. a. [spostare varie cose o persone in uno stesso luogo: a. gli uffici in un'unica sede] ≈ concentrare, radunare, riunire, unire. [...] disordinatamente oggetti] ≈ ammassare, ammonticchiare. ↔ sparpagliare. 2. (fig.) a. [raccogliere funzioni nelle proprie mani] ≈ avocare (a sé). b. (amministr.) [concentrare poteri presso una sola persona o ufficio] ≈ centralizzare. ↔ decentrare. ...
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velo /'velo/ s. m. [lat. vēlum]. - 1. a. (tess.) [tessuto molto fine, leggero e trasparente] ≈ ‖ garza, organdis, organza, tulle. ● Espressioni: fig., velo palatino (o pendulo) → □. b. (estens.) [pezzo [...] di stoffa che se ne ricava, destinato a coprire, proteggere, ecc.: coprirsi il viso con un v.; v. nuziale] ≈ (lett agli occhi, impedisce di vedere chiaramente le cose, anche fig.: il fumo fa v. alla vista; vicenda avvolta in un v. di mistero] ≈ alone ...
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chiudere /'kjudere/ [lat. ✻clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). - ■ v. tr. 1. a. [far combaciare imposte, battenti [...] (lett.) vigilare. ↔ dormire. e. [avvicinare a sé una parte del corpo che era distesa: c. le o più cose, essere esattamente corrispondenti l'una all'altra] ≈ coincidere, combaciare. ■ chiudersi v. rifl. (con la prep. in) 1. a. [stare in un luogo ...
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mercanteggiare [der. di mercante] (io mercantéggio, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. (lett.) [esercitare un commercio, con la prep. in: m. in legname] ≈ commerciare, [con connotazione negativa] trafficare. [...] , con la prep. con o assol.: m. con i venditori; non mi piace m.] ≈ contrattare, negoziare, (fam.) tirare sul prezzo, trattare. ■ v. tr., non com. [trattare cose non venali come se fossero oggetto di commercio: m. la propria dignità] ≈ ‖ barattare. ...
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Fabio Rossi
carattere. Finestra di approfondimento
In senso psicologico - Il termine c. è impiegato per lo più in accezione psicologica, come sinon. di animo, indole, natura, personalità, temperamento. [...] vecchietto del west, ecc.).
Se riferito a un segno distintivo (anche per cose o situazioni), c. è requisito, tratto. Si può parlare di caratteristiche anche di un essere umano: in tal caso, rispetto a c., si designerà piuttosto un singolo aspetto o ...
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minore /mi'nore/ [lat. minor -oris, che funge da compar. di parvus "piccolo"; trattato anche in ital. come compar. di piccolo] (al sing., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur. o posposto [...] : minore età ≈ Ⓣ (giur.) minorità. b. [rispetto al pregio, al grado e sim., meno importante di altre cose dello stesso genere: arti, ordini m.] ≈ inferiore, [di edizione] ridotto. ↔ preminente, prevalente, superiore, [di edizione] integrale ...
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quando [lat. quando] (in taluni casi, dinanzi a voc. si elide: quand'anche, quand'ecco). - ■ avv. [alcune volte, con valore correlativo: va a Milano quasi tutti i giorni, q. in auto q. col treno] ≈ a volte, [...] in cui: q. sarai grande, capirai queste cose] ≈ (lett.) allorché, (lett.) allorquando, nel momento in cui. b. [con valore iterativo, in ogni circostanza in incontrai] ≈ che, in cui, nel quale. locuz. cong. [nell'eventualità in cui, sempre con il verbo ...
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rastrellamento /rastrel:a'mento/ s. m. [der. di rastrellare]. - 1. [operazione di rastrellare: r. del fieno] ≈ rastrellatura. 2. (fig.) a. [raccolta sistematica di cose a fini speculativi: r. di azioni [...] , razzia. b. (milit.) [ricerca sistematica eseguita in una determinata zona da formazioni militari per catturare o eliminare molti partigiani furono catturati durante i r. nazisti] ≈ retata, [spec. se compiuto dalla polizia] battuta. ‖ perlustrazione. ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...