Un individuo si sveglia e si trova in un letto di ospedale. Viene visitato da numerosi medici che gli fanno molte domande: «Chi sei? Quanti anni hai? Dove sei nato? Conosci qualcuno che possa venire a [...] significati molto diversi tra loro, anche per cose che non sono strettamente identiche. Se invece si analizza tale termine in senso stretto, una cosa può essere la “medesima” solo se è completamente identica a se stessa. Per essere ancora più precisi ...
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Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi [...] definita. È qui, per il filosofo Carlo Sini, che nasce la filosofia.
Secondo Sini, i contadini analfabeti non vedevano “coseinsé”, così come non le vedevano gli uomini del mito. Alberi, seghe e accette non sono separabili, né diversi, perché sono ...
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Come stare al mondo nella sconvolta realtà del Novecento?
«Con non altri che te / è il colloquio». Così si apre Gli strumenti umani, la terza maggiore raccolta poetica di Vittorio Sereni (1913-1983), [...] dice – coi padroni…"») e quelli di altre persone con l’io lirico («E - disse G. sciogliendosi in uno sbadiglio - / e piantale queste cosese ti riesce…», Corso Lodi; «Ti conosco, - diceva – mascherina, / così brava a nasconderti tra incantevoli fumi ...
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Bolaño nacque a Santiago del Cile nel 1953. L’identità sudamericana di questo scrittore è non solo un dato biografico ma pure culturale, riscontrabile innanzitutto nelle sue maggiori e dichiarate influenze [...] temi con una grande, dirompente inventiva restia all’esaurirsi inse stessa, perché nella prosa di Bolaño non viene mai da personalità cupe e talora grottesche, nel cui resoconto le cose che non si riescono a ricordare pesano tanto quanto quelle di ...
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Soltanto una volta riaperti gli occhi al mattino, la luce del giorno ci rivela l’inganno dei sogni. Fino allo scampanellio della sveglia, il mondo onirico, con i suoi fantasmi e i suoi miraggi, ci appare [...] convenire con Platone: l’uguaglianza nelle cose è meno perfetta dell’Idea di Uguale, ma per poter cogliere l’imperfezione degli oggetti bisogna prima aver visto e conosciuto l’Idea di Uguale, insé assolutamente eccellente. Perciò la conoscenza dell ...
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C’era una volta un albergo grande, tanto grande da avere un numero infinito di stanze, tutte occupate da cordiali ospiti che vi soggiornavano per rilassarsi. Un bel giorno alla reception arriva un uomo [...] Hotel di Hilbert, formulata per mostrare che quando si lavora con l’infinito, succedono cose strane: in questo caso ad esempio si nota facilmente come, se ad un numero infinito di oggetti ne aggiungiamo un altro, ritroviamo la situazione di partenza ...
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I critici letterari Erich Auerbach e Walter Benjamin nacquero nel 1892 nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie della alta borghesia ebraica. Nel 1921 i due collaborarono, insieme ad altri [...] fra due fatti o persone un nesso in cui uno di essi non significa soltanto se stesso, ma significa anche l’altro, del futuro [týpos tou méllontos]» (5, 14). «Dimenticando le cose che stanno dietro e avanzando verso quelle che stanno davanti» (Fil. ...
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[leggi la prima parte]
Oltre al testo poetico insé, cioè l’oggetto mirabile, però Patrizi si sofferma anche sull’analisi dell’effetto psicologico (inteso come reazione dell’anima) che questo produce [...] se ignorasse ogni tipo di ricerca razionale non sarebbe altro che un animale incapace di provare piacere cognitivo. Il fatto medesimo che l’uomo provi piacere verso le cose dice anche che il poeta racchiude insé tre tipologie dell’attività creativa ( ...
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Mentre curiosavo in libreria, nella sezione classici, mi sono imbattuta nel Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani, un libretto di Leopardi, personaggio molto noto, nell’immaginario [...] modellano sulla base dell’esempio altrui, è evidente che le cose dette sopra a proposito degli italiani influenzano assai la costruzione di comunità, in Italia, spesso e volentieri lo si fa più per offendere il prossimo e per innalzare se stessi.
L ...
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Bruno Latour rappresenta un maître à penser delle scienze sociali contemporanee e il suo nome è legato al progetto scientifico di ridefinizione della teoria dell’azione. Il suo percorso di ricerca parte [...] confrontarsi con i temi della scienza che si va socializzando. Pur non arrivando, se non in forma abbozzata, a teorizzare un parlamento aperto anche alle cose, la speranza che la contemporaneità dovrebbe cogliere dal messaggio di Latour è quella di ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...
Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...