Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] , cioè dell'impero, essendo gli imperatori distratti dalle cose di Germania, e nella parallela usurpazione dei loro poteri raggiungimento di una duplice perfezione, in terra e nel cielo, D. ha abolito insé l'eterno dissidio umano, quello appunto ...
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Scrittore italiano (Milano 1893 - Roma 1973). Tra i massimi innovatori della narrativa novecentesca, sperimentò uno stile linguistico che fonde insé lingua nazionale, forme dialettali e usi gergali. Se [...] de via Merulana (su rivista tra il 1946 e il 1947 e in volume nel 1957) e con Eros e Priapo. Da furore a di Caporetto, post., 1992), che avviò una riflessione su uomini e cose centrata sui temi della conoscenza e del male (Meditazione milanese, del ...
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Scrittore italiano (Firenze 1884 - Roma 1966). Collaboratore della Voce, critico letterario della Tribuna (1910-23), dove firmò anche con lo pseud. Il Tarlo, fu tra i fondatori della Ronda e collaborò [...] sé stesse delle facoltà traspositive e analogiche che caratterizzano anche il critico, nascono le pagine del C. prosatore ("saggi, viaggi, capricci e fantasie"), in cui cose viste e meditate, ricordi e sogni trovano espressione in estrose figurazioni ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] rinsaldare la sua influenza sulla società civile. Non mancheranno tuttavia inse;guito motivi di tensione tra Chiesa e regime, per mai prima operati tra cose lontanissime l’una dall’altra. Se Marino è ammirato e largamente imitato, in I. e fuori, ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] disegni, intesi non più, come voleva la tradizione, come opere insé, apprezzabili per l'eleganza del delineare, ma come tracce di sfumano; il rilievo velato sboccia dove la luce sfiora le cose, svanisce dove l'ombra le inghiotte; la gamma dei colori ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] della speranza in Silvia, in Nerina, insé stesso giovane, la morte e la vita stessa che la tradiscono, in A Silvia eloquente felicità dei grandi idilli. Postumi furono pubblicati, con le cose minori, il ricco Epistolario (a cura di P. Viani, ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] e di padre veneziano (Andrea), nato in un'isola greca governata da Venezia, egli riconobbe sempre insé le due patrie, anche quando, venuta umanità disillusa dalla vanità del tutto ("involve Tutte cose l'Oblio nella sua notte") e generosamente ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] opera fustiga i costumi in specie della nobiltà, sintomo dell’affermarsi di una civiltà cavalleresca insé caratterizzata.
I cento un annientamento che era prima delle coscienze che delle cose. Sintomatica, fra le altre, la voce subito spenta ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] potere d’acquisto dei greci, comportando tra le altre cose onerosi tagli al settore pubblico, una serie di privatizzazioni l’ellenismo e la romanità come espressioni di virtù, hanno insé un contenuto umanistico che spiega l’enorme influsso da esse ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] cose? Per costituirne l'essenza devono essere intrinseche a esse: e se anche questo si ammette, parlando di una "presenza" dell'idea in aspetto dell'essere, cioè "quella sostanza che ha inse stessa la causa del suo movimento".
I principî di ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...