La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] svuotare lo spirito, così che esso non generi più alcun contenuto mentale. Il pensiero cosciente è in effetti in primo luogo coscienza di sé stessi e generatore di karman, processo universale per cui l'istante e l'atto presenti sono, allo stesso modo ...
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Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di [...] di toccare una commovente, cristiana semplicità. P. non vuole sostituire l'antica cultura pagana, ma abbracciarla nella nuova coscienza cristiana.
Vita
Di lui sappiamo praticamente solo quanto egli stesso ci dice nella prefazione alle sue poesie; si ...
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Poeta burlesco e satirico (Lamporecchio 1497 o 1498 - Firenze 1535). Fu a Roma e altrove al servizio di varî prelati. La sua fama è affidata soprattutto alle rime giocose (sonetti, sonettesse, capitoli) [...] per ricchezza e genialità di trovate e più castigato senso d'arte. Benché talvolta si avverta in lui una coscienza morale sinceramente offesa, il B. è fondamentalmente uno scettico pronto al sorriso, un indolente beffardo che talora si compiace ...
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Buddha e il buddismo
Maurizio Paolillo
Un giovane principe che influenzò tutto il mondo orientale
Fra il 6° e il 5° secolo a.C. visse in India settentrionale un giovane di nobile casata, Siddharta Gautama. [...] esiste qualcosa che non abbia fine?
Dunque per il Buddha ogni essere al mondo è destinato a estinguersi. Persino la nostra coscienza ‒ quella che ci fa dire "Io penso", "Io sono" ‒ esiste solo momentaneamente. In un certo senso, quindi, tutto ciò che ...
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Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] della cosa pubblica, 2 voll., Torino 2000.
P. Prodi, Una storia della giustizia. Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra coscienza e diritto, Bologna 2000.
G.E. Rusconi, Come se Dio non ci fosse. I laici, i cattolici e la democrazia, Torino ...
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ALAMANNI, Ludovico
Delio Cantimori
Giurista e eretico, conosciuto Soprattutto perché destò scandalo nella primavera del 1566 professando dottrine di tipo razionalistico e "spiritualistico" sull'eucaristia, [...] 1571. I calvinisti lionesi pubblicarono un opuscolo contro di lui; e poiché egli sollevò la questione della libertà di coscienza, rivolgendosi a T. Beza, che aveva conosciuto in un precedente soggiorno a Ginevra, dove aveva avuto una disputa, questi ...
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Calvinista (Ribaute, Gard, 1681 - Chelsea, Londra, 1740); fu uno dei capi dei Camisardi e tenne per parecchio tempo in scacco le truppe di Luigi XIV; solo nel maggio 1704 dovette arrendersi a Nîmes al [...] , mentre egli nei suoi Memoirs of the wars of the Cevennes (1726) afferma di avere perorato innanzi a Luigi XIV la libertà di coscienza. Si rifugiò quindi in Svizzera, Olanda e in Inghilterra ove divenne (1738) governatore dell'isola di Jersey. ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] campo di studi a sé stante, e ancora più in quanto acquisizione, da circa cinque secoli e mezzo, della coscienza storica dei paesi di cultura europea; nonché, infine, persino in quanto oggetto di un immarcescibile pregiudizio negativo. Ci dobbiamo ...
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Giovanni Battista Montini (Concesio 1897 - Castelgandolfo 1978). Fu eletto papa il 21 giugno 1963, succedendo a Giovanni XXIII. Di famiglia cattolica molto impegnata sul piano politico e sociale, ordinato [...] di Paolo VI e ai 5 voll. (1961-65) di Discorsi dell'arcivescovo di Milano, tra gli scritti si ricordano: Coscienza universitaria (1930), La via di Cristo (1931), Introduzione allo studio di Cristo (1934); postume, oltre mille Lettere ai familiari ...
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Teologo cattolico, nato a Pursruck (Baviera) il 22 ottobre 1876. Ordinato sacerdote nel seminario di Ratisbona (1900), si addottorò (1904) a Monaco e vi divenne libero docente (1907) e professore straordinario [...] sul cattolicesimo contemporaneo, è duplice: vi è in lui lo storico del dogma che sa cogliere lo sviluppo interno della coscienza dogmatica ed avvertire le esigenze di dottrina, di scuola, di nazione, che ne influenzano la formulazione; e l'apologista ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...