Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] , che è nel profondo di ciascuno, le liberi». Non una rivista «scritta per il gran pubblico», ma «una rivista di coscienze dedicata ai fratelli della nostra anima»5. Il carattere elitario de «Il Rinnovamento» non inficiava l’eticità che era alla base ...
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Nella sua nozione fondamentale, invocazione della divinità come testimone della verità di quanto si afferma (g. assertorio) o come mallevadrice e vindice di una promessa o di un voto (g. promissorio). [...] In senso più generico, forma solenne di affermare e promettere, che impegna la propria coscienza sia di fronte a un’autorità civile o ad altre persone sia anche solo di fronte a sé stessi.
Diritto
Procedura civile
Nel processo civile il g. è un ...
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Filosofo e mistico indiano, vissuto fra il 10º e l'11º sec. Di famiglia brahmana del Kashmir, fu il sistematore e uno dei più alti rappresentanti della scuola sivaita della Pratyabhijñā ("riconoscimento"), [...] fondata da Somānanda nel 9º sec., per la quale Śiva è identico all'io o coscienza e al molteplice, che non è altro che una sua emanazione; la liberazione consiste appunto nel "riconoscimento" di tale inscindibile unità del molteplice con l'io e ...
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Riformatore inglese (n. nello Yorkshire - m. Ilford, Essex, 1647), seguace della mistica spiritualistica nello Yorkshire. Aderì intorno al 1640 al movimento di riforma della Chiesa per l'influsso di Sir [...] J. Hotham, e prese le difese di un largo principio di tolleranza. Rinunciò al sacerdozio per scrupolo di coscienza in materia di riscossione delle decime ecclesiastiche. Attivo a Northampton e a Brasted (Kent), fu poi (1646) accanto a W. Dell nel ...
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Identità
Roberto Beneduce
Identità (dal latino tardo identitas, derivato di idem, "stessa cosa") indica in senso lato la perfetta uguaglianza, la qualificazione di una persona o di una cosa per cui [...] determinante dei contesti osservativi e degli assunti propri della cultura occidentale, della nozione di Io e di coscienza in particolare (Wagner 1975; Fabietti 1995; Remotti 1996). Per i contributi del poststrutturalismo, del decostruzionismo e del ...
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CELESTINO III
OOvidio Capitani
Per tre aspetti, di grande importanza, la figura di C. acquista notevole rilievo in un contesto riferito a Federico II: il suo collegamento con quel clero romano che proprio [...] nel sec. XII va assumendo un'autonomia di funzioni e una coscienza delle sue potenzialità politiche non necessariamente vincolate alla politica del papa; l'approfondita conoscenza delle condizioni in cui si trovava nel sec. XII il patrimonio della ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] Chiesa e Stato devono essere separati («libera Chiesa in libero Stato»). Oltre a ciò, il pontefice dichiarava che la libertà di coscienza e di culto altro non era se non una «opinione sommamente ruinosa, per la Chiesa cattolica e per la salute delle ...
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Il primo dei tribunali della Curia romana ecclesiastica. Le sue competenze, fissate da Pio V nella costituzione In omnibus humanis rebus (1569), e successivamente determinate da Innocenzo XII, Benedetto [...] Pio X, Paolo VI e Giovanni Paolo II, riguarda soprattutto le materie relative al foro interno e alle indulgenze. Negli affari di coscienza l’interessato (o il suo confessore) in una lettera diretta alla p. espone il caso, tacendo il suo nome e dando ...
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Teologo evangelico (Amburgo 1808 - ivi 1881). Assunta nel 1833 la direzione del "Rauhe-Haus" di Amburgo, casa di rieducazione per adolescenti, ne fece un famoso istituto di educazione, noto anche all'estero. [...] 1844 pubblicò i Fliegende Blätter aus dem Rauhen Hause, per la diffusione, in ambiente evangelico, di una più viva coscienza sociale. A questo scopo aveva mirato già il suo scritto Notstände der protestantische Kirche (1843). Numerosi viaggi, negli ...
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CROSTAROSA, Maria Celeste
Jean-Michel Sallmann
Nata il 31 ott. 1696 a Napoli, nell'ambiente della borghesia giudiziaria, che s'impose nella società meridionale fra la fine dei XVII e gli inizi del XVIII [...] solo maestro e la comunione le procura "un riposo amoroso tutto amabile". A quindici anni incontrò il suo primo direttore di coscienza, giudicato giovane ed inesperto. Egli le,predisse la futura santità, e la C. gli restò legata per due anni, sebbene ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...