BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] ); si dirà dunque che "la sinderesi indica la potenza affettiva in quanto naturalmente capace del bene e tende al bene; la coscienza indica l'abito dell'intelletto pratico; la legge naturale indica l'oggetto di entrambi" (ibid., concl., p. 911).
La ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] della propria lotta pacifica contro il governo centrale hanno sviluppato un'identità etnica pantribale, normalmente definita come 'coscienza pan-Cordillera' o, al plurale, 'popoli della Cordillera' (v. Scott, 1985). Nell'isola Bougainville, divisa in ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] sembrava andare nel senso del necessario rispetto della libertà di coscienza. Alla vigilia della consultazione del 12 maggio 1974, la ; Id., I santi segni, Brescia 1931; Id., La coscienza, Brescia 1933.
29 M. Bendiscioli, Germania religiosa nel terzo ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] . La partenza dei piani pastorali e la stabilizzazione statutaria postconciliare concorrono fortemente a una primaria definizione di coscienza unitaria dei vescovi. La Cei è ormai un organismo consolidato, articolato, funzionale ed è ormai matura per ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] », 3, 1998, pp. 206-207; P. Scoppola, La Chiesa e il fascismo durante il pontificato di Pio XI, in Id., Coscienza religiosa e democrazia nell’Italia contemporanea, Bologna 1966, p. 399.
56 R. De Felice, Mussolini il fascista, II, L’organizzazione ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] emergeva la figura di padreErnesto Balducci29 (processato e condannato, tra l’altro, per aver difeso l’obiezione di coscienza), la cui attività pastorale si fondava sulla formazione teologica dei laici e le iniziative caritativo-sociali.
Dediti anch ...
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La Cei e la svolta postconcordataria
Alessandro Santagata
Introduzione
In questo saggio mi occuperò della storia della Conferenza episcopale italiana nel primo periodo postconcordatario. Si tratta di [...] concilio sulla libertà religiosa, si ispira al rispetto dovuto a chiunque abbia altra fede o diversa convinzione di coscienza. Questo cambiamento nulla toglie ai valori della religione cattolica. Essa appartiene da sempre al popolo italiano nel quale ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] duro conflitto sul tema del rapporto tra cristianesimo e autorità politica, tra fede religiosa e potere, tra libertà di coscienza e totalitarismo. A motivo di ciò, la condanna petersoniana di Eusebio restò a lungo un dogma storiografico, almeno nel ...
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DOLFIN, Giovanni Paolo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sebenico in Dalmazia il 4 genn. 1736 da Antonio e da Daria Laghi.
Il padre, nato il 7 giugno 1711 da Giovanni Paolo, del ramo dei Dolfin di S. Maurizio, [...] Onorati passa a Bergamo; ed è giunto a lasciarsi infinocchiare da alcuni Esgesuiti a segno, di far stendere i Casi di coscienza, che dovean servire per la Diocesi di Ceneda dell'anno passato, sulla necessità di sottoscrivere il Formolario e la Bolla ...
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SEVERINO
Eugenio Susi
Eletto verso la metà di ottobre del 638, S., figlio del romano Avieno, forse esponente dell'aristocrazia romana, ma di cui non è conosciuto lo stato ecclesiastico, si trovò ben [...] papa S. per forzarli al riconoscimento dell'editto, può essere interpretato anche alla luce della progressiva presa di coscienza in ambito romano delle valenze eterodosse dell'Ecthèsis, presumibilmente favorita dall'attività di Sofronio, patriarca di ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...