(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] Stati Uniti per iniziare la loro opera (1965: Swami Bhaktivedanta di ISKON, l'Associazione internazionale dei seguaci della Coscienza di Krishna, più noti come Hare Krishna; Sant Keshavadas, del Tempio della Sapienza cosmica; Thera Bode Vinika, della ...
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GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] restare "fedele al Partito popolare" e, in altra missiva del 4 aprile, di non sentirsela di votare per i fascisti "in coscienza di cristiano e di sacerdote."
E proseguiva: "Padroni tutti di pensarla come credono. Vedremo in fine chi ha ragione; voi ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] storico con la Santa Sede, interpretata da una Chiesa aperta all’auto-riforma religiosa e alla libertà morale delle coscienze. L’accelerazione politica di questo percorso era venuta soprattutto con il neoguelfismo di Vincenzo Gioberti, che negli anni ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] , a esterni adempimenti ora gli si evidenzia in tutta la sua miseranda grettezza. È un peso insopportabile per la sua coscienza ridestata dal torpore. È una colpa di cui pentirsi, da rimuovere con il riscatto di un'ardente spiritualità. Segue alla ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] religione sarebbe a tutti gli effetti un fenomeno sociale: "il sistema di simboli attraverso cui la società acquista coscienza di se stessa [...] la forma di pensiero caratteristica dell'esistenza collettiva". Di conseguenza, la religione deve essere ...
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URBANO VII
Gino Benzoni
Giambattista Castagna nasce, il 4 agosto 1521, a Roma dal nobile genovese Cosimo e da sua moglie, la nobildonna romana Costanza di Giulio Ricci e Maria Iacobacci, sorella questa [...] - si può azzardare - la stima sarpiana che Castagna, a Trento, ha operato personalmente in buona fede, in coscienza, secondo coscienza. Udibile e visibile, in ogni caso, l'ecclesiastico romano a Trento e distinguibili i suoi interventi, le sue prese ...
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BALBANI, Niccolò (Nicolao)
Carlo Ginzburg
Nacque a Lucca il 27 sett. 1522, da Agostino e Lucrezia Sbarra, sua seconda moglie. Il padre aveva aderito in data imprecisata alle dottrine dei riformatori [...] " dei nemici di Dio, che opprimono l'Italia, mentre nel resto d'Europa vige quasi senza eccezioni la "libertà delle coscienze". È quindi necessario, come già fecero gli apostoli, e i fedeli della chiesa primitiva, "ritirarsi nelle case private, et di ...
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BALDUCCI, Ernesto
Maria Paiano
Nacque a Santa Fiora (Grosseto) il 4 agosto 1922 da Luigi, minatore, e Domenica Pasqualini. Alla sua nascita fece seguito quella delle sorelle Agnese, Maria e Beppina. [...] realtà temporali.
Tra il 1963 e il 1964 fu al centro della scena pubblica per le posizioni assunte sull’obiezione di coscienza. In un’intervista pubblicata il 13 gennaio 1963 su Il Giornale del Mattino aveva sostenuto – criticando la sentenza di ...
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GONELLA, Matteo Eustachio
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Torino il 20 sett. 1811 da Francesco Andrea, un banchiere devoto alla S. Sede, e da Teresa Anselmetti. Frequentate le scuole primarie e secondarie [...] esonerato "da una carica che per mancanza di braccia non posso sopportare ed in più ne va di mezzo giornalmente la mia coscienza e convenienza" (al Cavazzi, 14 febbr. 1848: ibid.). A Roma si pensò per un momento di inviarlo come internunzio in Cile ...
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GIBERTI, Giovanni Battista
Piero Doria
Nacque a San Ginesio, nel Maceratese, intorno al 1636. Figlio di Carlo, si laureò in utroque iure all'Università di Roma. Maestro di teologia e filosofia, fu canonico [...] degli alunni ospitati (da 8 a 25); eresse a Cava un conservatorio per le zitelle; istituì in ogni parrocchia le conferenze dei casi di coscienza e, infine, presentò a Roma sei relazioni, di cui tre di persona (1683, 1686 e 1696) e tre per mezzo di un ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...