Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] e Settecento, ivi, pp. 513-527.
93 Sull’istituto delle Dimesse si veda G. Zarri, Disciplina regolare e pratica di coscienza: le virtù e i comportamenti sociali in comunità femminili (secoli XVI-XVIII), in Disciplina dell’anima, disciplina del corpo ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] e conforme a un asserito netto prevalervi della vita religiosa come prassi, come culti e riti, come ‘vissuto’, anziché come coscienza o consapevolezza di dottrina e di fede, e ciò perfino nel modo di esprimersi in materie religiose, sia pure di più ...
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gesuiti
Guido Mongini
Il sacerdozio come milizia spirituale
I gesuiti, o Compagnia di Gesù, furono fondati da sant'Ignazio di Loyola nel 1540 e divennero molto presto uno dei maggiori ordini religiosi [...] ma devono essere messi in pratica. Infatti contengono una lunga serie di cose da fare, come preghiere, meditazioni, ritiri, esami di coscienza. Essi avvengono sotto la guida di un direttore. Lo scopo cui il libro tende è quello di aiutare una persona ...
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Filosofia
Termine filosofico entrato nell’uso per il senso che la scolastica diede all’attributo di immanens (designando con esso quegli atti, come il vedere o il sentire, il cui fine risieda in sé stessi), [...] dalla sua vita morale, vuole giustificare le verità fondamentali della religione rivelata muovendo dai bisogni e dalle aspirazioni della coscienza umana. L’iniziatore di questo metodo è considerato M. Blondel, con L’Action (1893) e soprattutto con la ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] , si deve considerare che nemmeno la nota papale dell’agosto del 1917 sulla fine della «inutile strage», con la crisi di coscienza che ne derivò, né l’enciclica Pacem Dei Munus, del maggio successivo, con il suo afflato mondialista e la non troppo ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] quale - al papa che l'accusa di ostinata superbia - replica di attenersi a quel che gli dettano la ragione e la coscienza. Un criterio valido anche a motivare, nel concistoro del 1° luglio, l'opposizione, da parte sua, alla massiccia infornata di ben ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] efficace di catechesi, e curare un'impostazione più cristocentrica della pietà. Non mancano poi accenni efficaci al rispetto della coscienza (la persona umana ha diritto a non subire coazioni esterne nei suoi rapporti con Dio), ad un'accettazione ...
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CUSANI (Cusano), Marcello Papiniano
Antonio Gisondi
Nacque a Frasso Telesino, Principato Ultra, oggi provincia di Benevento, il 17 febbr. 1690 dal notaio Antonio e da Antonietta Rainone.
I Cusani, presenti [...] dogmatismi e pregiudizi. La netta avversione dei gesuiti per quella "rinascenza" fortificò in quegli intellettuali e riformatori la coscienza d'essere l'unica forza attiva del Regno e ne rinvigorì il bisogno di conquistarsi un proprio autonomo ruolo ...
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BARBARIGO, Giovanni Francesco
Gian Franco Torcellan
Nato a Venezia il 29 apr. 1658, da nobile famiglia, era nipote di s. Gregorio Barbarigo.
Fu solo, probabilmente, un'incertezza dell'ambizione quella [...] una dignitosa sicurezza econonuca e la chiesa dei Santi Fermo e Rustico.
Il tono forse più sincero e personale della sua coscienza e della sua mentalità ecclesiastica si avverte però nelle imprese erudite e sacre da lui patrocinate, e nelle quali un ...
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GASSER, Vinzenz
Josef Gelmi
Nacque il 30 ott. 1809 in un maso di montagna a Gfas, presso Inzing, nelle vicinanze di Innsbruck, da Vinzenz, stimato conciatore di pelli, e da Anna Partner, che si era [...] di battersi per l'unità confessionale del Tirolo e di contrastare l'aspirazione dei cattolici tedeschi alla libertà di coscienza, andò incontro a forti delusioni. Divenuto professore di dogmatica nel 1849, si dedicò totalmente allo studio di questa ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...