senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] di s. L’insieme degli elementi di sostegno ed elementi specializzati che, sollecitati da particolari stimoli, generano impulsi, o segnali che raggiungono il sistema nervoso centrale, dove danno origine ...
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di Giuseppe Alberigo
Il contesto mondiale nel quale operano le C. c. appare all'inizio del nuovo millennio profondamente mutato. La modificazione politico-ideologica più vistosa riguarda la caduta del [...] . in Pacini 2003, p. 275). La fedeltà alla Tradizione costituisce infatti un tratto di fondamentale importanza per la coscienza ecclesiale dell'ortodossia russa e, più in generale, delle Chiese ortodosse.
L'autocefalia delle Chiese ha generato anche ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] dell’assoluta astratta uguaglianza di tutte le confessioni religiose di fronte alle leggi e quindi sulla completa libertà di coscienza (per i credenti e per gli atei) e di culto.
Storia. - Nell’antichità non esisteva, in genere, una distinzione ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] J. Locke, impegnando lo Stato a garantire e promuovere i beni civili, sottrasse alla sua competenza le scelte dettate dalla coscienza di ciascuno. Nella cultura francese l’idea di t. si affermò soprattutto attraverso la polemica di P. Bayle contro il ...
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Parte della teologia morale, che applica i principi della morale teorica a casi concreti, anche solo ipotetici («casi di coscienza»), secondo varie circostanze, per trovare la regola valida per ciascuno. ...
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Poeta e predicatore (Londra 1571 o 1572 - ivi 1631). È il principale dei poeti cosiddetti metafisici e, sebbene la sua coscienza appaia sempre divisa fra una tradizione medievale e il pensiero scientifico [...] e critico che andava affermandosi, nella sua poesia supera ogni frattura o divisione. Fu anche un grande predicatore e i suoi molti sermoni gli conquistarono larga fama tra i contemporanei.
Vita
Di famiglia ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] considerate unicamente come simbolizzazione di ciò che, a proprio modo e secondo la propria intensità, è vissuto da ogni coscienza religiosa. In tal senso la t. entra piuttosto nel quadro della storia e della psicologia religiosa.
Questa t. ‘liberale ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] V, che presiedeva la Dieta di Worms (1521), questo semplice monaco agostiniano rifiutò di ritrattare le sue idee: «La mia coscienza – egli disse – è prigioniera della parola di Dio».
Religione e politica
Per i protestanti – che tra i vari libri ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] di vertice'.
Neurofisiologia e psicofisiologia dell'estasi
di Marco Margnelli
L'estasi può essere definita come uno stato alterato della coscienza, così come lo sono il sonno, il sogno, la trance, gli stati indotti da droghe e altri meno noti. In ...
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Teologo protestante svizzero (Basilea 1886 - ivi 1968). Criticò la cultura e la società moderna in nome di un ritorno al cristianesimo originario, e si sforzò di restituire al protestantesimo una coscienza [...] e di E. Troeltsch, o nel vago umanitarismo di L. Ragaz) un più deciso orientamento in senso religioso e una più sicura coscienza dei suoi principi dottrinali e pratici, in senso unitario e tradizionale. Di qui, col riallacciarsi al Lutero giovane e ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...