Drammaturgo, ingegnere, economista e uomo politico spagnolo (Madrid 1832 - ivi 1916). Fu ministro delle Finanze nel 1874, e alla sua iniziativa è dovuta la creazione del Banco de España. Nel 1904 ricevette, [...] a Mistral, il premio Nobel per la letteratura. Delle sue opere teatrali, declamatorie ed eloquenti, che presentano per lo più casi di coscienza e conflitti morali, ricordiamo: En el puño de la espada (1875); O locura, o santidad (1877); En el seno de ...
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Poeta argentino (Coronel Dorrego, Buenos Aires, 1925 - Buenos Aires 1995); prof. di bibliotecologia all'univ. di Buenos Aires, diresse la rivista Poesía=Poesía dal 1958 al 1965. Nella sua lirica, ricorrendo [...] e della caduta, J. intraprese un viaggio alla ricerca dell'uomo e della sua più autentica esistenza, percepita come presa di coscienza del tempo e dello spazio nonché del vuoto come rovescio di tutto ciò che esiste. Pubblicò diverse raccolte che, fin ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] dell'inquietudine quattrocentesca. Se al centro rimane sempre la civiltà fiorentina, in essa, a sua volta, è la riflessione e la coscienza, ora immediata e non organica, ora più meditata e continua, della vita politica e civile, e della crisi di essa ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] , più o meno curiosi. La redenzione dell'a. e della lettera è avvenuta senza una vera e propria presa di coscienza della profondità della questione e, purtroppo, quando le sorti e dell'una e dell'altra avevano già cominciato a declinare.
bibliografia ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] in ciò e nella non abbondanza dell'opera sua tutta in un'età di sovrabbondante rimeria è un segno della sua aristocratica coscienza di letterato. Così le sue rime, e in special modo la canzone per la Vandi, composta da lui a venticinque anni nel ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] in età umanistica, è necessario partire da Francesco Petrarca. Questi, per intelligenza e sensibilità, fu il primo a prendere coscienza della crisi attraversata dalla cultura del suo tempo, non limitandosi a una critica distruttiva ma, al contrario ...
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Storico, teologo e poeta danese (Udby, Selandia, 1783 - Copenaghen 1872), fu una delle figure più significative della storia culturale e politica danese; nella sua vasta attività di predicatore religioso [...] , dal 1867, vescovo) e di uomo politico, cercò la fusione della fede luterana con lo spirito nazionale che egli risvegliò nella coscienza del suo popolo. Ma la fede religiosa di G. non è quella del luteranesimo illuminato e razionalista dell'età sua ...
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Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1901 - Créteil, Parigi, 1976). Comunista, fu in Cina durante la guerra civile del 1927-28, partecipò alla guerra civile spagnola e alla resistenza antinazista. [...] . Tali esperienze confluirono nei suoi romanzi, costruiti sul motivo dell'avventura e dell'azione eroica in cui l'uomo ritrova la coscienza della solidarietà; il più noto è La condition humaine (1933), in cui M. raccontò la lotta tra i comunisti e i ...
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KUNERT, Günter
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Berlino il 6 giugno 1929. Genesi e finalità della sua opera, prevalentemente lirica, sono legate alle vicende della Repubblica Democratica [...] (non è mai stato cantore di regime), bensì in vista d'una riflessione sullo stesso reale, per una presa di coscienza disincantata e, infine, disillusa. Coerentemente influenzato più che dall'aedo nazionale J. Becher dal marxismo critico di B. Brecht ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] , san Gregorio; e più di tutti della Bibbia). La scelta della prosa rappresenta dunque in Bono una presa di coscienza del gusto preumanistico contro le rielaborazioni «romanze».
La gara ingaggiata dai volgarizzatori con i loro testi latini, così da ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...