Scrittore e poeta spagnolo (Madrid 1580 - Villanueva de los Infantes 1645). Vissuto quando il grande impero spagnolo si andava sgretolando, lentamente nella sua compagine politica ma più rapidamente nella [...] sua struttura spirituale, Q. è lo scrittore ehe ne ha penetrato, più acutamente e con maggiore coscienza di tutti i suoi contemporanei, se non le cause profonde, certo gli aspetti morali più essenziali: la sua prosa, sia quella narrativa e pittorica ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] d’uscir di sé: pena il soffrire immediato l’ingombro del tedio, del chiuso egoistico, orgoglioso, d’una propria avvilita coscienza.
Questo il tributo pagato a una generazione che è anche la sua: il prevalere d’una inquieta avida spiritualità, su un ...
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EMANUELLI, Enrico
Paola Paesano
Nacque a Novara il 17 apr. 1909 da Giovanni, agiato commerciante, e da Adele Viarana. Trascorse l'infanzia in collegio, presso i padri rosminiani di Stresa e vi concluse, [...] di I. Svevo (La Libra, dicembre 1928) tendeva a trascurare il superamento del verismo compiuto dall'autore de La coscienza di Zeno per collocarlo tra gli epigoni dell'Ottocento italiano. Non fa quindi meraviglia che riguardo al primo romanzo dell'E ...
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unanimismo Dottrina e scuola filosofico-letteraria fondata da J. Romains (➔), basata sull’idea che l’individuo trova la sua piena realizzazione solo partecipando e subordinandosi all’anima collettiva che [...] lega insieme in un sentimento unico, unanime, ogni gruppo, associazione e collettività umana; è appunto compito del poeta dare agli uomini una chiara coscienza della loro personalità comune, sociale. ...
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Scrittore spagnolo (Cuenca 1412 - Puerto de Santa Maria 1488 circa); fu paggio di Giovanni II e del principe Enrico, e combatté a Higueruela (1431) e a Huelma (1435); nemico di Álvaro de Luna, contribuì [...] alla sua caduta. Figura rappresentativa del Quattrocento spagnolo, porta nella vita cavalleresca e di corte la coscienza dell'uomo di lettere. Il meglio dell'opera sua è nelle Epístolas, dirette a diverse persone (pubbl. 1878). Lavoro generalmente di ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] due personalità, pur tanto diverse per estrazione e per temperamento. Per G. l'amicizia con Schiller significò una coscienza della propria missione poetica pienamente riconquistata. Sulla rivista di Schiller, Die Horen, G. pubblicò, nel 1795-97, le ...
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Umanista tedesco (castello di Steckelberg, Fulda, 1488 - isola di Ufenau, Lago di Zurigo, 1523). Amico di Erasmo da Rotterdam e fautore del rinnovamento dell'Impero germanico e della sua indipendenza dal [...] avuto un forte influsso specialmente in età assai più tarda (nel periodo del risorgimento tedesco) sul formarsi della coscienza nazionale germanica. Appoggiò la rivolta contro l'arcivescovo di Treviri (1522) e, al fallimento di questo progetto, ormai ...
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Poeta ungherese (Érmihályfalva 1906 - Budapest 1981), socialista, autodidatta, collaboratore delle riviste avanguardiste. Due volte premio Kossuth. Volumi principali: Ülj asztalomhoz ("Siediti alla mia [...] tanuja ("Testimonio della creazione", 1945); Ezen a földön ("Su questa terra", 1948); Mint égő lelkiismeret ("Come coscienza ardente", 1954); Alkonyi halászat ("Pesca crepuscolare", 1956); Tűzből mentett hegedű ("Violino salvato dal fuoco", 1963). ...
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Scrittore (Tufo 1920 - Roma 1989). Dalla sua professione di magistrato trasse motivi e ispirazione per una narrativa a metà fra la testimonianza e l'invenzione, che nelle forme prevalenti del diario o [...] in un'aria talora di suspense, in cui la sensibilità morale diviene forza drammatica, riflette il travaglio della sua coscienza nelle alternative del giudizio, nelle spirali di una ricerca di risposte a supremi perché. Opere principali: L'ulivo nella ...
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MARCAZZAN, Mario
Critico letterario, nato a Brescia il 30 settembre 1902; prof. nelle univ. di Oslo e di Sofia, poi provveditore agli studî di Brescia (1948-49) e di Milano (1949-51), dal 1951 è prof. [...] di Venezia.
Il centro dei suoi studî è la lettemtura romantica, che ha indagato con particolare sensibilità e vigile coscienza storica; oltre all'ediz. degli scritti di G. Scalvini, ha pubblicato: Didimo chierico e altri saggi (Milano 1931), Ippolito ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...