Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] la sua nazionalità, che raccolga quanti elementi di vita sono in tutta la penisola; ma, prima di tutto, ha bisogno di ritrovare la coscienza di sé medesima, ed a questo nessun sistema è più capace dell’hegeliano (cit. in S. Spaventa, Dal 1848 al 1861 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] della vita che non si sazia e crede di saziarsi, reso perspicuo per la qualunque contingenza dell’una coscienza col fluire delle altre coscienze, per cui alla breve illusione si manifesti la sua impotenza ed essa si trovi a volere disperatamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] e un gran convegno di popoli. Mazzini tra Europa e Polonia, in L’eredità di Giuseppe Mazzini. La democrazia tra coscienza nazionale e coscienza europea, a cura di G. Berti, 2006, pp. 49-64). L’incontro del nazionalismo italiano con quello polacco si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Eugenio Garin
Michele Ciliberto
Nella sua lunga attività Eugenio Garin si concentrò anzitutto su due campi di ricerca: l’Umanesimo e il Rinascimento, di cui offrì una nuova interpretazione che ebbe [...] risalgono le note sul pensiero italiano del Novecento nelle quali egli avvia una sorta di vero e proprio ‘esame di coscienza’ di se stesso e della sua generazione, cercando di mettere a fuoco, con occhio disincantato, anche l’importanza di movimenti ...
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FANO, Giorgio
Franco Laicini
Nacque a Trieste il 21 apr. 1885. Il padre Guglielmo, ebreo appartenente alla media borghesia e medico otorinolaringoiatra molto noto a Trieste, assicurava alla famiglia [...] .
Ma l'accusa principale, in pieno accordo con la sua formazione idealista, era che, poiché nulla esiste se non per la nostra coscienza, non si può affermare l'esistenza dell'inconscio. Forti furono le polemiche con il Weiss, ma la stima in lui come ...
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dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] alla filosofia, essa non nega il mondo esterno, ma si limita a metterlo tra parentesi, ossia a sospendere il giudizio su di esso (ecco di nuovo l'epochè) per concentrarsi sui contenuti della coscienza e cogliere in tal modo l'essenza delle cose. ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] al quale si pose anzitutto il problema di conciliare la necessità del d. e dello Stato con la libertà della coscienza religiosa e con i fini della Chiesa cattolica. Questo motivo fondamentale prese le mosse dalla concezione di s. Agostino della ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] venisse sempre portato innanzi al tribunale della ragione umana costituisce ancor oggi un’acquisizione essenziale della coscienza giuridica occidentale. Il r. costituì il presupposto concettuale della codificazione ottocentesca del diritto positivo ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] e religiosi e sfocia in un forte relativismo, così da dare una caratteristica misura della crisi aperta nella coscienza europea dall’esperienza della diversità di culture (favorita dalla scoperta del Nuovo Mondo) e dal progressivo disfacimento così ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] i filosofi come un potente antidoto nei confronti della superstizione e un mezzo per generare nel cittadino una matura coscienza critica.
Tuttavia, com’è stato messo in rilievo da più interpreti (Ferrari 1985; Garin 1985; Bobbio 1988; Scarantino 2007 ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...