Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] i libri, se, come scrive già nel 1867 nell’Avvertenza al volume dedicato a Pomponazzi, è vero che la storia è la coscienza di un popolo «e chi non vi attende, non può partecipare a quella vita comune, che sola può ingagliardire, e quasi moltiplicare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Claudio Leonardi
Francesco Santi
Claudio Leonardi ha segnato il panorama della storiografia del nostro tempo per l’energia delle iniziative intraprese, che hanno guadagnato agli studi sul Medioevo latino [...] alternative, forme di rapporto diverse tra la persona, la sua anima e la storia. Con questa domanda Leonardi giungeva alla coscienza che soprattutto il Medioevo rappresentava il tempo in cui «la ragione non è tutto». L’idea non era ispirata a qualche ...
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BALSAMO (Balsamone), Ignazio (al secolo Ercole)
Carlo Ginzburg
Nacque a Trani (secondo il Minieri Riccio, a Specchia) nel 1543, da agiata famiglia.
Il 5 marzo 1561 fu accolto come novizio nella Compagnia [...] professore a Tournon di materie letterarie, filosofiche e teologiche, prefetto dei novizi nel collegio di Avignone, direttore di coscienza a Tolosa per sedici anni e a Limoges per diciassette. Qui si spense il 2 ott. 1618.
Era ricercatissimo ...
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Regista cinematografica e televisiva italiana (n. Roma 1961), ha esordito in Francia con Pianoforte (1984), film per cui nello stesso anno è stata premiata con il premio De Sica al Festival di Venezia. [...] ); Marcellino pane e vino (1992) girato con il padre Luigi; Le parole di mio padre (2001), ispirato al romanzo la Coscienza di Zeno di I. Svevo; Carlo Giuliani, ragazzo (presentato nel 2002 e incentrato sulla storia del giovane rimasto ucciso durante ...
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Poeta e novelliere (n. Ragusa, Dalmazia, 1330 circa - m. 1400 circa). Di famiglia fiorentina, da giovane si dedicò al commercio, viaggiando molto. Stabilitosi a Firenze, vi ebbe molti onorevoli incarichi [...] in lui il buon senso nativo e una visione arguta e indulgente dell'umanità; erano in lui inoltre una viva coscienza morale e una fede profonda. Questa sua fisionomia si rivela interamente nel Trecentonovelle, che raccoglie aneddoti, beffe, risposte ...
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Mistico e storico tedesco (Donauwörth 1499 - Basilea 1542 o 1543). Dapprima (1527) favorevole al luteranesimo, dal 1529 fu un isolato, per le sue idee religiose (religione interiore, Dio e Satana interni [...] ecc.) che lo orientò verso il rilievo della storicità e provvisorietà dei dogmi. Poiché Dio agisce elevando la coscienza degli uomini e rivelandosi nella storia, la considerazione storico-allegorica divenne essenziale ed è applicata anche alla storia ...
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Giurista e storico (Chemnitz 1632 - Berlino 1694). Fu il primo a insegnare in una università diritto naturale e delle genti (a Heidelberg dal 1661); fu quindi consigliere di Stato e storiografo regio a [...] rapporto alla non osservanza della norma giuridica; nella morale invece non vi è coazione, e il rispetto della norma è rimesso alla coscienza. In Italia l'opera di P., che ebbe risonanza a partire dalla seconda metà del sec. 18º, fu criticata da G. B ...
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Filosofo francese (Rochefort-sur-Mer 1908 - Parigi 1961), professore all'univ. di Lione (1945-49) e al Collège de France (1952). Discepolo e amico di J.-P. Sartre, con questo fondatore nel 1945 della rivista [...] storia che rifiuta, in polemica con Sartre, la dialettica del marxismo, pur accogliendone la concezione del condizionamento materiale della coscienza. Notevoli anche i saggi d'estetica. Altre opere: Sens et non sens (1948; trad. it. 1962); Éloge de ...
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Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1966). Dotato di una scrittura agile e comunicativa, ha felicemente coniugato le parallele vocazioni al racconto documentaristico di impronta sociologica e alla [...] ), in cui riesce a cogliere i drammi della società borghese contemporanea e le modalità con cui essi si riverberano nella coscienza individuale. Collaboratore di vari blog, oltre che de Il Mattino, Lo Straniero e Limes, P. è inoltre autore di saggi ...
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Filosofo italiano della morale e del diritto (Napoli 1922 - ivi 1980); prof. univ. (dal 1953) a Trieste, Firenze, Roma, Napoli; socio corrispondente dei Lincei (1972). Sensibile ai problemi del soggetto [...] della storia insieme con una storicizzazione dell'esistenza (Filosofia e storia delle idee, 1965; Conoscenza storica e coscienza morale, 1966; Principi di una filosofia della morale, 1972). Tra le altre opere: Il significato del principio ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...