Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] cattura in città dei centri di religione. Si formano uffici. L'idea che Weber sembra esprimere è quella di una coscienza cittadina capace di perseguire delle finalità (di ordine e di sviluppo?) collettive. In sostanza, il burgher di strato superiore ...
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COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] è più presentato come soltanto un "mito"; in quest'opera è di più, è il "protagonista" della cultura moderna, il "dato ideale della nostra coscienza e del nostro essere; un dato da cui noi siamo passati e passiamo e che vive e rivive in noi". Con ciò ...
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SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA
Stanley Cohen
Introduzione. - I fenomeni specifici che costituiscono la devianza, naturalmente, erano già compresi in sistemi culturali che esistevano prima che la categoria [...] sociali. Una società senza devianza è impossibile da immaginare. Le ''funzioni positive'' della devianza sono: rafforzare la coscienza collettiva, segnare i confini di ciò che è lecito e anticipare mutamenti sociali desiderabili. Il crimine, lungi ...
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PORŠNEV, Boris Fëdorovič
Domenico Caccamo
Storico e sociologo sovietico, nato a Pietroburgo il 7 marzo 1905, morto a Mosca il 25 novembre 1972. Professore all'università di Mosca (dal 1943) e all'Accademia [...] massa, inserendola rapporti reali non determinano per via diretta l'ideologia, bensì "gli strati profondi della coscienza sociale", che solo in un momento successivo trovano una chiarificazione concettuale (Social'naja psichologija i istorija, Mosca ...
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hippy
Margherita Zizi
I figli dei fiori
Nato in California alla fine degli anni Sessanta come movimento di contestazione giovanile, il movimento hippy si è poi propagato in tutto il mondo diventando [...] molte istanze ambientaliste ‒, nel libero amore e nelle comuni come alternativa alla famiglia tradizionale. "Allargare l'area della coscienza" era stato l'imperativo di Allen Ginsberg, uno dei padri della beat generation. E gli hippy cercarono nuove ...
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RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] di cultura ne avvertirono spesso il disagio. Con Alessandro Magno i Greci passarono infatti da una coscienza etnica etnocentrica a una coscienza universalistica. Alessandro sognava l'unificazione fra Greci e Persiani, pensando non solo a superare l ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] impegnato e romanzo di denuncia. Lo scrittore sperimenta allora tecniche nuove, come il monologo interiore, il flusso di coscienza (al-Ḫarrāṭ: Ya banāt Iskandariyya, «Le ragazze di Alessandria», 1990), il flashback (la siriana Ġ. Sammān: Kawābis ...
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Antropologia
Alterazione artificiale dei tratti somatici. Le d., operate seguendo i dettami della tradizione da diversi popoli del mondo, hanno attratto l’interesse degli etnologi fin dal 19° secolo. Possono [...] , processo, attivo soprattutto nel segno, che consente, tramite modificazione od occultamento, l’accesso alla coscienza di contenuti mentali inconsci altrimenti sottoposti a censura.
Tecnica
Nella scienza delle costruzioni, ogni variazione della ...
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Comportamenti collettivi
Alain Touraine
Introduzione
Il concetto di 'comportamento collettivo' non definisce un insieme di fenomeni sociali oggettivamente riscontrabili, ma serve da rivelatore per ciascuno [...] a un tempo uno stratega o un negoziatore e insieme un uomo capace di mobilitare e soprattutto di esprimere una coscienza, un'inquietudine, una speranza o una paura collettive. Ogni comportamento collettivo può essere collocato in rapporto a due forme ...
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Razza
Brunetto A. Chiarelli
Il termine razza compare per la prima volta in Europa nel 14° secolo e viene usato inizialmente nell'ambito dell'allevamento degli animali (probabilmente originato dal francese [...] in modo definitivo e assoluto. L'appartenenza religiosa si rivela quindi un fattore tendente ad accentuare la coscienza della diversità e la contrapposizione noi/altri diviene una contrapposizione fedeli/infedeli con forti connotazioni morali (buoni ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...