BASCAPÈ, Carlo
Paolo Prodi
Nacque in Marignano (Melegnano) il 25 ott. 1550 da Angelo, discendente da antica e nobile famiglia lombarda feudataria del borgo omonimo di Bascapè (il B. usò spesso la versione [...] che tre sinodi diocesani: il primo all'inizio, nel 1594, il secondo nel 1598, al termine dell'approfondita presa di coscienza dei problemi della diocesi, il terzo nel 1615, pochi mesi prima della sua morte, per l'elezione degli ufficiali sinodali da ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] dai secolari pregiudizi. Tuttavia quelle riforme, o tentativi di riforme, ebbero il merito di promuovere una più vigorosa coscienza civile e politica negli strati più colti della borghesia e dei ceti medi. D’altra parte la giustificazione del ...
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STATO E CHIESA
Venerando Marano
(v. chiesa: Chiesa e Stato, X, p. 46; App. II, I, p. 571; IV, I, p. 418)
Le relazioni fra Chiesa cattolica e Stato in Italia. - Da poco più di un decennio la disciplina [...] un particolare rilievo ai fini della valutazione dei contenuti delle singole intese, sono quelle dell'obiezione di coscienza al servizio militare, della tutela penale, dell'esenzione tributaria per i trasferimenti di immobili, del giuramento a ...
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PIO XI Papa (XXVII, p. 323)
Paolo BREZZI
Dopo più di due anni di salute cagionevole, morì il 10 febbraio 1939. Intorno al 1931, con il dissidio circa l'Azione cattolica in Italia, la caduta di Primo [...] , d'instancabile attività nei più diversi campi della vita umana, energico difensore dei diritti della religione e della coscienza.
Bibl.: Oltre varie biografie piuttosto divulgative: L. Salvatorelli, Pio XI e la sua eredità pontificale, Torino 1939 ...
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BONIFACIO V, papa
Paolo Bertolini
Originario di Napoli, figlio di un Giovanni, fu consacrato papa, dopo oltre un anno di vacanza della Sede apostolica, il 23 dic. 619, succedendo a papa Deusdedit (Adeodato [...] il suo consiglio mirava essenzialmente a sottrarsi ad una responsabilità grave e pericolosa; ma esso rivelava anche la piena coscienza di ciò che rappresentava Roma, prima sede e culla dell'Impero, ed è inoltre sicura testimonianza, per quell'epoca ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] relazioni annoverano sempre il B. nello sparuto gruppo dei cardinali "spirituali", di coloro cioè che avrebbero votato secondo coscienza per il bene della Chiesa senza essere mossi da motivi politici. Nel conclave del 1623 egli stesso venne proposto ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] papa nominò cinque cardinali, suoi legati a latere, che inviò nelle corti europee per risvegliare nei capi di Stato la coscienza della necessità di aderire all'allestimento di una crociata contro il Turco, capeggiata dal pontefice.
Il C., che era nel ...
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GRAZIANO
Diego Quaglioni
Poche personalità nella storia del pensiero e dell'esperienza giuridica dell'età intermedia sono così avvolte dall'oscurità, e al tempo stesso così presenti alla tradizione, [...] sostenuto più correttamente dal Brandileone e dal Ruffini, "il foro interno e il foro esterno", vale a dire il tribunale della coscienza, che giudica con la legge che Dio stesso vi ha soffiata dentro, e quello degli uomini, che giudica con la legge ...
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CODRONCHI, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Imola l'8 ag. 1748 dal conte Innocenzo e da Giulia Stivivi di famiglia riminese. Compì i suoi studi nel locale collegio retto dai gesuiti, ma anche nell'ambiente [...] a discendere fino alle porte dell'inferno, ma non più là. Come poss'io, e come potrà mai alcuno, salva la coscienza, secolarizzare senza motivo persone strette da voti solenni?" (ibid., p. 17: lettera del 30 giugno 1797).
La sua moderazione politica ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] che da essa procede si fa esteriormente servo di tutti in tutto; e appunto in nome della libertà cristiana, e di una coscienza inquieta ma sempre più chiara del compito a cui si sentiva chiamato dalla Scrittura, L. insorse contro quello che, nella ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...