Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] la secolarizzazione iniziata da Lutero e da Calvino; ma per questi ogni potere è autorità, a cui si contrappone la coscienza del singolo, mentre per Hobbes l'autorità del Leviatano, pur assoluta, cioè sciolta da ogni altra istanza, è un prodotto ...
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Innocenzo XIII
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito d'Isabella Monti e di Carlo, duca di Poli, nasce in questa il 13 maggio 1655. Timbrato il natio borgo dal massiccio palazzo dei de Comitibus [...] sorta di giudizio personale sia pure del papa, in certo qual modo, allora, opinabile e, come tale, non vincolante le coscienze. Col che, rispetto alla bolla, il cardinale Conti quasi si defila, non senza che questo suo atteggiamento sia inteso e ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] e, a loro modo, a loro insaputa e al di là certamente delle proprie intenzioni, contribuirono a far prendere coscienza dei problemi dell’Italia reale: essa, unificata politicamente, aveva ora bisogno di trovare forti sintonie con la quotidianità di ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Tommaso
Ugo Tucci
Nacque da Alessandro a Siena verso il 1531 e gli fu imposto il nome di Claudio. Secondo una notizia dell'Ugurgieri Azzolini, accolta da Quétif-Echard e quindi [...] per l'illuminato consiglio prestato a chi lo consultava tanto in materia teologica quanto per gravi casi di coscienza, soprattutto nella pratica degli affari. Particolarmente lodato fu il panegirico che pronunciò in latino nel refettorio del convento ...
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BONIFACIO
Paolo Bertolini
Vescovo di Reggio in Calabria succeduto, non sappiamo in quale anno, a un Lucio, pontificò tra la fine del sec. VI e gli inizi del sec. VII. Le scarse notizie a lui relative [...] stato capace di trasmettere nel suo interlocutore e negli uomini della sua Chiesa la propria ansia di perfezione, la coscienza delle responsabilità e dei doveri che incombono su chi si èvotato alla vita ecclesiastica. In particolare, a proposito del ...
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CIERA, Paolo
Gino Benzoni
Nato nel 1575 a Venezia, discende probabilmente da una famiglia che ebbe, nel sec. XV, un certo peso (ne furono membri i banchieri Bernardo e Agostino).
Entrato nell'Ordine [...] il loro protervo fautore, anche Roma ha il suo "fra' Paolo", cui la nascita a Venezia non ha a tal punto obnubilato la coscienza da fargli dimenticare che, come il "corpo" non è "superiore" allo "spirito", del pari "non è superiore il politico all ...
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shintoismo di Stato
Religione nazionale del Giappone, a partire dal periodo Meiji, quando prese forma, fino all’occupazione alleata seguente alla Seconda guerra mondiale, che lo soppresse. I riformatori [...] culto pubblico era obbligatoria per tutti i cittadini, ma la Costituzione manteneva il principio della libertà di coscienza, di fatto alimentando un elenco di polemiche interpretative. Furono caratteristiche dello shintoismo la venerazione dei caduti ...
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Bioetica
T. biologico (o t. di vita, living will) Documento con il quale il testatore affida al medico indicazioni anticipate di trattamento, nel caso in cui in futuro possa perdere la capacità di autodeterminazione [...] la volontà del paziente possa modificarsi; g) vincola il medico, privandolo della sua capacità di valutazione secondo ‘scienza e coscienza’, per asservirlo alla volontà precedente e non attuale del paziente; h) non tiene conto del progresso medico e ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] cattolica e preparò la Confessio augustana; ancora nel 1537 firmò gli "articoli di Smalcalda" e (1539) il famoso "consiglio di coscienza" a Filippo d'Assia; nel 1540 era alle conferenze di Worms e Ratisbona. Ma intanto le opere di M. dimostravano la ...
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Cavità naturale a sviluppo prevalentemente orizzontale, di qualsiasi origine e forma, che si addentra nel sottosuolo o nei fianchi di un monte.
archeologia Insediamenti in g. Fin dai momenti più antichi [...] la formazione di sottili nebbie o fumi.
Religione
Come altri luoghi naturali anche le g. furono valorizzate dalla coscienza religiosa arcaica, alla quale segnalarono sempre una presenza divina particolare. Allorché la sacralità insita in una di esse ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...