Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver fatto il soldato in giovinezza, era rientrato [...] C., un ampio scritto pubblicato nella Rivista europea dell'aprile e maggio 1838. Il convincimento che gli intellettuali siano la coscienza delle nazioni, e che ad essi incomba il dovere di parlare mentre gli altri non ne hanno il coraggio, conduce ...
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D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] di lavoro febbrile, la salute segnata da emicranie violentissime, crisi epilettiche («[…] a causa della mia malattia perdevo coscienza dieci volte al giorno»: cfr. Barrese, intervista, cit.; Serri, 1993, cit.), violenti tracolli nervosi e una ...
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DE AMICIS, Edmondo
Lucia Strappini
Nacque a Oneglia (Imperia Levante) il 21 ott. 1846 da Francesco, "banchiere regio dei sali" e Teresa Busseti. A Cuneo, dove la famiglia si era trasferita nel 1848, [...] dei lettori (come la scuola la famiglia, la città, il lavoro) e trovavano perciò immediata e facile eco nella coscienza del pubblico. La sottolineatura, poi, di questi temi nella forma melodrammatica e ipersentimentale che nel secondo Ottocento aveva ...
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BRUSONI, Girolamo
Gaspare De Caro
Assai controverse sono le notizie intorno alla famiglia, alla nascita e ai primi anni del Brusoni. La versione più probabile lo dice nato nel 1614 a Badia Vengadizza, [...] pazzi ateisti, che sogliono vanamente gloriarsi di una felicissima vita, perché se la passano senza rimorso alcuno di coscienza e di religione".
Così rinnegati i propri trascorsi libertini, reso tutto l'ossequio possibile alla Chiesa ed ai "potenti ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] nelle successive composizioni ove "il gusto per le "novità curiose " della musica non è stimolato da una coscienza avanguardistica, ma semplicemente dal desiderio di apparire eccentrico ed originale; è, in breve, una manifestazione di singolarità ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] reso trasparente dalle interruzioni del contradditore, che, pur dichiarandosi convinto i his argutiis tuis",non può ammettere in coscienza la compatibilità della Curia con la "religione" (ediz. Scholz, p. 123). È inoltre significativo che ogni volta ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] pittoresco folclore isolano e alla demopsicologia come era accaduto in Profumo. I motivi fondamentali - il tormento della coscienza e la progressiva disgregazione della personalità del marchese assassino, l'amore e la devozione dell'amante contadina ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] le intuizioni più suggestive del B. si potrebbero definire preromantiche, se giudicando la letteratura contemporanea egli avesse dimostrato coscienza di certe novità e serìa capacìtà di avvalorarle in concreto.
Ma il suo saggio era al solito nato ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] il professore di umanità, l'educatore scrupoloso responsabile di fronte a Dio, alla civitas e alla propria coscienza culturale. La derivazione dello schema del "perfectus grammaticus" da quello, ciceroniano e quintilianeo, del "perfectus orator" non ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] aver gettato via il tempo giovanile "dietro al ridiculoso Baldo"; ma al di là di questa formale ritrattazione rimane la coscienza del valore dell'attività letteraria e l'orgoglioso rifiuto non solo delle critiche dei pedanti ma anche dei consigli di ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...