GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] cui base era, come scrisse Casini sul primo numero della rivista, un problema religioso "di rinascita di una sincera e genuina coscienza religiosa romana e cattolica". Ma proprio su questo punto il G. era imprendibile: per lui, che aveva definito la ...
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CASINI, Tommaso
Felice Del Beccaro
Nacque a Pragatto, frazione di Crespellano (Bologna), il 27 febbr. 1859 da Giuseppe e da Ester Zanasi. Dopo i primi studi a Bazzano, dove il padre, farmacista, si [...] dato nomi danteschi: Bice e Matelda), esempio di virtù morali e civili, assertore e prototipo di un'alta coscienza nazionale, tutte valutazioni che rinverdivano motivi romantici nel fervore di un rinnovamento degli studi danteschi, anche fuori d ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] un editore successivo Dio e il Popolo in ossequio all'empito mazziniano con cui l'autore cercava di infondere nel popolo la coscienza della propria forza; e anche qui divenne notissimo il ritornello "Poi se il Popolo si desta / Dio combatte alla sua ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] Catholiques faisant paix avec l’héretique (Paris, N. Nivelle-R. Thierry, 1590). Panigarola si dichiarava contro la libertà di coscienza, le tesi dei politiques e il giuramento di fedeltà a Enrico IV; confutava le Vindiciæ contra tyrannos e negava che ...
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BOSCO, Umberto
Eugenio Ragni
Nacque a Catanzaro il 2 ottobre 1900, da Carmelo, avvocato dello Stato, e da Ambrosina Provenzano. Compiuti nella città natale gli studi secondari e il liceo, dove ebbe [...] , per trasformarla in mito, cioè per collocarla nella sfera del sogno. […] Il Rinascimento esprime il suo senso del limite, la sua coscienza che l’uomo, per privilegiato che sia, può non raggiungere la sua felicità, anche nel campo del relativo e del ...
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LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] , segno anche di una continua tensione tra morale laica e vocazione all'assoluto; la politica intesa come militanza e la coscienza critica di quello stesso modo di fare politica; la pratica della critica e la pratica della poesia. Il segno distintivo ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] elemosine) è esposta con maggiore vivacità. Anche in questo caso però il male è riportato più che alle radici della coscienza, all'intervento, tutto esterno, del maligno (travestito da "mal servo" nel De milite, come già da "canevé" nel De castellano ...
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GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] "alla dilettosa maraviglia" di "ravvisare in tal guisa perpetuata la materna favella", ma deve costituire la presa di coscienza preliminare e necessaria per difendere e "mantenere la proprietà e la purezza del patrio idioma, dove saldamente consiste ...
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BALDINI, Antonio
Arnaldo Bocelli
Nacque a Roma il 10 ott. 1889 dal conte Gabriele, di antica famiglia romagnola, archivista al ministero dei Lavori Pubblici, e da Sofia Alkaique, toscana ma di origine [...] la sua sensualità tende a farsi erotica, o il sentimento a intenerirsi, ecco che la sua ironia, e la sua acuta coscienza critica, intervengono a ristabilire l'equilibrio (atteggiamento in cui è un qualche riflesso del Panzini, assai caro al B.). Ché ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] , 1684, pp. 1-64) è lavoro devoto: vi si indica la via della salvezza nelle tre pratiche della purità di coscienza, della pura intenzione e della conformità tra volontà umana e divina.
Quasi tutti gli opuscoli religiosi, sempre pubblicati a Firenze ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...