Scrittore russo (Jasnaja Poljana 1828 - Astapovo, od. Lev Tolstoj, Lipeck, 1910), conte. Perduti i genitori (la madre a due anni, il padre a nove), fu educato da parenti e da precettori francesi e tedeschi. [...] l'etica debba prevalere sull'estetica; nuova è la definizione di arte cristiana, che ha valore soltanto se corrisponde alla coscienza religiosa del popolo, se aiuta a vivere una buona vita. È questo l'intento dei raccontini edificanti, scritti dopo ...
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Scandinave, letterature
Bruno Berni
L'inizio del 21° sec. è stato caratterizzato in Scandinavia da una estrema vivacità della produzione poetica, che quasi ovunque è tornata a rapportarsi alla tradizione [...] ) crea una lirica dura e retorica caratterizzata da un'acuta angoscia della morte, riutilizzando gli stessi flussi di coscienza e la stessa lingua prettamente 'fisica' nel successivo romanzo Áhyggjudúkkur (2002, Le bambole dell'angoscia). Nel chiuso ...
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SOLŽENICYN, Aleksandr Isaevič
Domenico Caccamo
Scrittore russo, nato a Kislovodsk (Caucaso) l'11 dicembre 1918; premio Nobel per la letteratura nel 1970. Entrambi i genitori avevano origini rurali (i [...] di una convergenza mondiale, bensì un nuovo rapporto tra l'intelligencija e il popolo può schiudere la via della rinascita. La coscienza dell'etnia russa comporta la restaurazione del legame intimo col "suolo" e, al tempo stesso, il recupero della ...
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VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] morte si mescolano spesso al suo amor di patria. Da un lato la fede, il senso della missione nazionale, la coscienza del diritto alla vita; dall'altro l'impotenza contro la forza opprimente, il presentimento della rovina della nazione struggevano con ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] 'arte sia alla critica.
C'è una insistente ricerca di chiarimenti, che va di pari passo con la conquista della piena coscienza di se stesso. Il suo credo estetico ha per obiettivo un'arte considerata bellezza assoluta, sicché l'esercizio critico gli ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] morali leopardiane. Il racconto Amedeo, senza "fatti", è composto interamente dalla durata dei ricordi, dalle analisi di coscienza, dagli "interni" mentali e dai soliloqui del personaggio Amedeo, narcisista di "tragica civetteria", uomo affetto dal ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] già trasmessole dalla famiglia. Eroismo, coraggio e libertà furono per tutta la vita i tre capisaldi su cui basò la sua coscienza politica: «La mia fanciullezza è piena di eroi perché ho avuto il privilegio di esser bambina in un periodo glorioso ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] fra la fine del Trecento e i primi del Quattrocento. E in quel clima - dominato da un lato dalla comune coscienza dell'eredità dei grandi del sec. XIV, ravvivata nelle riunioni nel "paradiso" degli Alberti, e dall'altro dalla presenza di ...
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DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] cattolica della fine dell'Ottocento, ovvero la difficoltà di conciliare la fede con la ragione, di congiungere nella coscienza i principi rivisitati del cristianesimo con la teorica e la pratica dell'istituzione cattolica ed ecclesiastica. Non a ...
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LEVI, Natalia
Domenico Scarpa
Nacque a Palermo il 14 luglio 1916 da Giuseppe e da Lidia Tanzi.
Il padre, ebreo triestino, è professore di anatomia comparata nell'ateneo palermitano. Lidia Tanzi, milanese, [...] di custode dell'immagine materiale e ideale della casa editrice: sensibilissima al clima dei rapporti umani e di lavoro, è una coscienza critica che pensa e agisce secondo la norma di una concreta etica del gusto.
Nel 1947, convinta da Balbo, si ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...