Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso [...] e Zeus il poeta volesse cogliere e rappresentare il sorgere stesso di una legge di giustizia e di moderazione. Dalla profonda coscienza morale e religiosa l'opera di E. trae la sua caratteristica costante: l'intensità e tensione massima del pathos ...
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Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] , per es., nell’opera di Melantone Loci praecipui theologici, 1559), i temi principali e le verità fondamentali della coscienza di fede dei riformatori: per es. la giustificazione, la grazia, il peccato, la fede.
Secondo la definizione cattolica ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] il D'Annunzio, questo lavoro, eccentrico in un corso di studi filologici e critico-letterari, testimonia la coscienza di epigono dell'E., intimidito dalla idealizzazione crociana dell'artista e incerto sulla propria vocazione critica. La prospettiva ...
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BARBI, Michele
Francesco Mazzoni
Nacque a Taviano (frazione di Sambuca Pistoiese) il 19 febbr. 1867, dodicesimo figlio di Francesco, possidente del luogo, e di Caterina Borri. Compì gli studi secondari [...] un'opera, insomma, di ricostruzione totale e filologica che si può compendiare nell'assunto paradigmatico: "Ciò che è fuori della coscienza del poeta a noi non può importare" (Studi Danteschi, XXIII[19381, p. 48). Un terzo volume, dedicato tutto ai ...
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CASTELVETRO, Giacomo
Luigi Firpo
Nacque a Modena il 25 marzo 1546 da Niccolò, banchiere, che era fratello maggiore del celebre Ludovico, e da Liberata Tassoni. Nella sua casa le idee della Riforma protestante [...] cioè negli errori un tempo ripudiati. Ferito nel profondo, convinto orinai che quella non fosse più terra ospitale per una libera coscienza, si preparò a un nuovo espatrio: il 19 marzo 1579 vendette le sue terre per disporre di denaro liquido; il 18 ...
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BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] ). "Era sua materia - scrive B. Croce - la borghesia e il popolo piemontese: suo sentimento ispiratore, una coscienza morale robusta e austera". In effetti il B. andrà sviluppando, dietro certe convenzionali e bozzettistiche ricostruzioni ambientali ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] merito e contributo del B., dallo storicismo idealistico. Non per mera fedeltà discepolare, quindi, aderì a quell'"esame di coscienza" che si ebbe per molti, e tra i migliori, con la fondazione della Nuova rivista storica. Vicollaborò piuttosto ...
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BARGAGLI, Girolamo
Nino Borsellino
Nacque a Siena nel 1537 e fu il maggiore dei tre figli di Giulio e Ortensia Ugurgieri. Ebbe una educazione insieme giuridica e letteraria e, giovane, fu ascritto col [...] sua sentimentalità sugli altri personaggi, servi compresi, che qui conciliano la loro tradizionale furbizia con la dignitosa coscienza della loro condizione, mitigando quindi i loro tratti più tipicamente buffoneschi.
Proprio per questa sua aderenza ...
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BALESTRIERI, Domenico
Dante Isella
Nacque a Milano da Giuseppe e da Isabella Maganza il 16 apr. 1714, ultimo figlio di una famiglia numerosa che contava un altro poeta: Carlo Giuseppe, sacerdote e autore [...] Porta e del Manzoni, impegnati nel grande problema di un rinnovamento della lingua della tradizione scritta in funzione di una nuova coscienza dei rapporti tra lo scrittore e la sua società, il milanese, anche nel ricordo delle cose migliori del B. e ...
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BRACCI, Pietro
Piero Treves
Nato a Roma, pronipote dell'omonimo scultore settecentesco, da Andrea e Faustina Righetti il 29 maggio 1864, benché si laureasse in giurisprudenza e nella pratica della vita [...] cui voleva attribuire, più o meno convertendolo e cristianizzandolo, una funzione di "vate", rinnovatore delle lettere e della coscienza nazionale. Ma, se il dannunzianesimo del B., visibile pur nell'atmosfera e nell'ambiente delle novelle Il romanzo ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...