Nome letterario dello scrittore romeno Barbu Stefănescu (Delea Nouă, Bucarest, 1858 - Iaşi 1918) che fu anche avvocato e uomo politico. Si rivelò grande oratore soprattutto durante la campagna per l'intervento [...] volta", 1909). Per il teatro scrisse tre drammi storici (Apus de soare, "Tramonto", 1909; Viforul, "La Tempesta" e Luceafărul, "L'astro", 1910), la commedia Irinel (1912), il dramma psicologico A doua conştiinţă ("La seconda coscienza", post., 1922). ...
Leggi Tutto
Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] che elabora i miti e le forme sintetiche di una civiltà percorsa da fremiti profondi di rinnovamento, e con Dante esprime la coscienza della crisi morale, e in Petrarca afferma l'esigenza di una cultura più umana e più duttile, e in Boccaccio si ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] subito dopo altri scrittori in dialetto, P. Buratti e soprattutto i grandi C. Porta e G.G. Belli, bensì con la coscienza di usare una lingua letteraria, anzi la più illustre, perché la prima, delle lingue letterarie italiane; ed è in pieno nell ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore Franco Lattes (Firenze 1917 - Milano 1994); rifugiatosi durante la guerra, per ragioni razziali, in Svizzera, partecipò alla Resistenza in Val d'Ossola. La sua opera poetica, [...] ; col tit. Giovanni e le mani, 1972); Sere in Valdossola (1963); La cena delle ceneri (1988). Nel ruolo di coscienza inquieta degli intellettuali di sinistra, dai tempi del Politecnico di Vittorini, del quale fu redattore, fino ai Quaderni piacentini ...
Leggi Tutto
Scrittore e regista cinematografico (Torino 1906 - Tellaro, La Spezia, 1999); educato in un collegio di gesuiti, studiò lettere nell'università di Torino, dove frequentò il gruppo gobettiano. Esordì con [...] quello di E. Cecchi, appare sollecitata da un gusto per l'imprevisto non meno che da un interesse per i problemi di coscienza. È una narrativa mista d'estro e di riflessione, dal ritmo agile, incalzante, capace di convertire il dato più realistico in ...
Leggi Tutto
Scrittrice algerina di lingua francese (Chercell 1936 - Parigi 2015). Nelle sue opere si è soffermata su temi quali la conquista delle libertà umane unita a una ridefinizione dell'identità personale, anche [...] heureuse. I racconti di Femmes d'Alger dans leurs appartements (1980; trad. it. 1988), tentano di sollecitare una presa di coscienza femminista, mentre ancor più apertamente militante appare l'impegno in tal senso di Loin de Medina (1991; trad. it ...
Leggi Tutto
Romanziere tedesco (Neuruppin, Brandeburgo, 1819 - Berlino 1898); discendente da ugonotti francesi, fu dapprima farmacista a Dresda e a Berlino, ove entrò nel circolo letterario Tunnel über der Spree. [...] fanno il più grande esponente del realismo borghese dell'Ottocento tedesco. Con un'obbiettività che mal cela la coscienza del vuoto sotto le apparenze trionfali del secondo Reich, descrisse l'intrecciarsi contraddittorio di vecchio e di nuovo nella ...
Leggi Tutto
Biografo e saggista inglese (Londra 1880 - Ham Spray House, Hungerford, Berkshire, 1932). Con Eminent Victorians (1918), costituito da quattro brevi ritratti (cardinale Manning, Florence Nightingale, dott. [...] Keynes, E. M. Forster, C. Bell e L. S. Woolf, insieme ai quali costituì il famoso Bloomsbury group. Obiettore di coscienza, non prese parte alla prima guerra mondiale.
Opere
S. scrisse inoltre un primo volume di saggi Landmarks in French literature ...
Leggi Tutto
CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] luce ferma del mito la realtà presente, di essere istintivamente classico, cioè moderno e antico allo stesso tempo senza coscienza di divario; né sullo sfondo dei suoi fantasmi di bellezza serena si profila l'aristocratico scenario che aveva avvolto ...
Leggi Tutto
Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] di un'ispirazione modernamente soggettiva e lirica, che obbedisce soltanto a un proposito di sfogo e di illuminazione della coscienza, entrambi immediati e assolutamente liberi.
Vero è però che, da un Iato, il lirismo stesso del Petrarca si compone ...
Leggi Tutto
coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...