Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] scrive:
il mondo non è per noi che un ordine di fenomeni. Questo mondo comincia dalla coscienza di noi medesimi, ch’è un fenomeno; quindi si spazia per la coscienza delle sensazioni che ci vengon di fuori, che non sono che fenomeni […]. Chi levò alto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] così i concetti teorici che caratterizzano l’incivilimento, cioè la giustizia sociale, la necessità o interesse, la scienza o la coscienza popolare, possono divenire i fondamenti e le idee guida che permeano di sé le idee sociali e le trasformano in ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] fatto che Socrate determinò, quanto meno in campo morale, quella distinzione tra anima e corpo (voce virtuosa della coscienza e passioni sensuali del corpo) che è uno dei fondamenti imprescindibili per comprendere il decorso della cultura occidentale ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] più che altro per un bisogno di chiarificazione, e per la necessità che ho sentito sempre più forte di acquistare netta coscienza di quanto dobbiamo al Suo insegnamento, e di quanto in esso costituisca solo una premessa necessaria per proseguire". E ...
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DI GIOVANNI, Vincenzo
Luca Lo Bianco
Nato a Salaparuta (Trapani) il 19 ott. 1832 da Calogero e da Caterina Bruscia, in seno a una famiglia agiata, fu educato nei primi anni dallo zio paterno, il canonico [...] il cattolicesimo, sostenendo - anche sulla scorta delle idee del D'Acquisto - l'esistenza di un nesso indissolubile tra la coscienza dell'individuo e l'intuito dell'azione creatrice dell'Essere assoluto, per cui ogni atto sensitivo anche elementare ...
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ARANGIO-RUIZ, Vladimiro
Dario Faucci
Nato a Napoli il 19 febbraio 1887, da Gaetano, professore di diritto costituzionale, e da Clementina Cavicchia, seguì a Firenze il corso di lettere nell'Istituto [...] compiuto profilo la sua fisionomia di saggista "morale" aperto ad ogni interesse della vita reale ed insieme raccolto nell'intima coscienza di un valore assoluto (cfr. Otherworldness, in Rassegna d'Italia, I, 6 [1946], pp. 80-88). Pur senza dar luogo ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] del governo posero in ombra i programmi storico-filosofici di Enriques e Gentile. "Formare una cultura e una coscienza industriale nel popolo italiano" divenne la priorità del regime, e i finanziamenti presero la strada del Consiglio Nazionale ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] nella diversità, prima che la sensazione le abbia fornito informazioni sugli attributi contrari dello stesso oggetto.
Anche se questa coscienza dell'unità resta rudimentale, si tratta di un atto di pura intellezione, un atto che, quando sia suscitato ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] ), dal quale essi ripresero la costante polemica antiscolastica, l'invito a perseguire gli studia humanitatis che formano la libera coscienza umana e il richiamo a una meditazione volta piuttosto alla conoscenza di sé stessi e del mondo degli uomini ...
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Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] in possesso dei meccanismi automatici come la respirazione, ma irreversibilmente prive di coscienza e non più capaci di nutrirsi o di bere (v. anche vitali automatiche ma impedisce l'esercizio della coscienza, si potrebbe parlare di morte corticale, ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...