IMBRIANI, Paolo Emilio
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 31 dic. 1808 da Matteo, discendente da una famiglia originaria di Pietrastornina (Avellino), e da Caterina De Falco, appartenente alla ricca [...] delle scienze, delle lettere e delle arti, la rivista fondata nel 1832 da G. Ricciardi. Maturò così una più profonda coscienza nazionale, capace di guardare non più al solo Regno meridionale ma all'Italia. A partire dal 1835, si dedicò alla libera ...
Leggi Tutto
BUFALINI, Maurizio
Manzotti[/
Nato a Cesena il 4 giugno 1787, dopo aver frequentato i ginnasi di Cesena e di Rimini studiò medicina nell'università di Bologna. Passò a Pavia, dove insegnava A. Scarpa, [...] .
Il B. non disgiungeva affatto la scienza positiva dalla religione e dalla metafisica, e poteva rispondere con piena coscienza alle accuse di materialismo e di ateismo che gli vennero rivolte nel 1826dall'abate Fabriani nelle Memorie di religione ...
Leggi Tutto
CAPECE ZURLO, Giuseppe
Elvira Chiosi
Nacque a Monteroni di Lecce il 3 gennaio del 1711 dal principe Giacomo e da Ippolita Sambiase dei principi di Campana. A undici anni egli venne ammesso nell'alunnato [...] all'arcivescovo. Il C. rimise ogni decisione al capitolo della cattedrale, cosicché la firma di approvazione del "caso di coscienza" fu posta dal vicario generale e non da lui.
Il 2 luglio 1799 mentre ancora i giacobini opponevano una resistenza ...
Leggi Tutto
LA VIA, Vincenzo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Nicosia, in Sicilia, il 28 genn. 1895 da Mariano e Maria Pantano. Studiò filosofia all'Università di Roma con B. Varisco, G. Barzellotti e G. Gentile. [...] , ibid. 1964; L'idealismo e il conoscere fondante, Milazzo 1965; La restaurazione rosminiana della filosofia, ibid. 1966; Coscienza e metafisica, ibid. 1966; I fondamenti teorici dell'educazione, Catania 1968; Blondel e la questione totale, Messina ...
Leggi Tutto
CIONI, Fabio
Valerio Marchetti
Nato a Grosseto intorno al 1520 da "persone honorate" (una modesta famiglia di commercianti), frequentò a Siena là scuola superiore di notariato annessa all'università. [...] oppinioni che in quel libro si trovavano si tenevano da noi per vere e per buone") e aveva coscienza della propria collocazione religiosa nell'ambito del protestantesimo europeo. Strettamente riformate erano le dottrine professate intorno al rapporto ...
Leggi Tutto
DE ROSSI, Giulio Cesare
Francesco Malgeri
Nacque a Roma il 30 genn. 1877 da Fabio e da Filomena Castagnola. Ultimo di sei fratelli, ebbe dalla famiglia una seria educazione religiosa. Frequentò il liceo [...] giorno la propria pelle ... ché tale è il portato civilissimo del cosidetto nuovo regime" (Fascismo e antifascismo di fronte alla coscienza, in Il Popolo, 21 ag. 1924). Né mancarono i suoi richiami ai valori del civile confronto democratico contro l ...
Leggi Tutto
BECCARI, Agostino
Anna Migliori
Nacque a Ferrara poco prima del 1510.
A detta dei biografi, il B. conseguì il dottorato di diritto civile e canonico, fu dedito agli studi filosofici ed eccelse nell'arte [...] Leonora.
La "novità" della favola, proclamata dal B., testimonia - al di là dell'orgoglio del letterato - una coscienza critica abbastanza sicura, insieme alla comprensione del processo evolutivo che nel campo della drammatica pastorale si era andato ...
Leggi Tutto
CANTONI, Carlo
**
Nacque a Gropello Cairoli, in Lomellina, il 20 nov. 1840, da Giovanni e da Giuditta Magnaghi. Fin dagli anni degli studi liceali compiuti a Casale Monferrato ebbe in Luigi Ferri un [...] del C., nella sua opposizione allo psicologismo del Jouffroy, con la considerazione di come dai fenomeni interni della coscienza non sia possibile passare all'Io, come loro causa, perché questi costituiscono un concetto della mente.
L'interesse ...
Leggi Tutto
GALANTE, Andrea
Paolo Camponeschi
Nacque a Casale Monferrato il 30 luglio 1871 da Ernesto, avvocato, e da Ilda Cotta Ramusino. Studiò diritto nell'Università di Pavia, dove fu allievo di F. Ruffini [...] e la coltura nazionale in Atti del Congresso del libro, Bologna 1918, pp. 49-52) il G. imputò la carenza italiana di quella "coscienza nazionale del libro che si trova in altri paesi" (p. 49) alla mancanza di una rivista popolare che si occupasse di ...
Leggi Tutto
INTERDONATO, Giovanni
Francesca Maria Lo Faro
Noto come "il colonnello" e cugino dell'omonimo magistrato, nacque a Roccalumera, presso Messina, nel 1813 (lo smarrimento della p. 77 del registro dei [...] dei circoli messinesi, l'I. fondò il 2 giugno il club repubblicano La Bilancia, con il programma "di suscitare la coscienza popolare, istruire il popolo ad esercitare il diritto di petizione".
L'I. ebbe poi una parte di rilievo nella resistenza ...
Leggi Tutto
coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...