Scrittore italiano (n. Milano 1969). Professionista dell’editoria, ha lavorato per Mondadori Libri (1996-99 e 2007-10) e RCS Libri (2006-07); ha collaborato con Vanity Fair e L’Espresso ed è stato consulente [...] polari, mentre tra le sue opere più recenti occorre segnalare i romanzi Fine impero (2013), History (2017) e Yara. Il true crime (2023), il saggio Io sono. Studi, pratiche e terapia della coscienza (2015) e il libro Reality. Cosa è successo (2020). ...
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al-Harrāț, Idwār (anche al-Kharrat)
Scrittore egiziano, nato ad Alessandria d'Egitto il 16 marzo 1926. Laureatosi in legge (1946) presso l'università di Alessandria, alla fine degli anni Quaranta partecipò [...] fino a quelli della maturità è adombrato il passaggio dalla spensieratezza e dall'innocenza giovanile alla presa di coscienza politica. Ma l'attenzione dello scrittore è rivolta principalmente all'individuo, al suo sentire e alle sue speculazioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Raffaello Morghen
Grado Giovanni Merlo
Nel suo itinerario di studioso e di organizzatore di cultura Raffaello Morghen visse stagioni diverse, passando dalla ricerca prevalentemente erudita e filologica [...] della storia, ossia «la storia» intesa «come il campo dell’esperienza umana nel quale penetrano le radici più profonde della coscienza stessa dell’individuo e le ragioni del suo misterioso divenire nella realtà» (Per un senso della storia, cit., p. 7 ...
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CACCIAGUERRA, Bonsignore
Roberto Zapperi
Nacque a Siena nel giugno 1495 da Pietro Antonio e da una Bulgarini, figlia del noto giurista Bulgarino. Apparteneva a una famiglia di mercanti e alla mercatura [...] fu ospitato da una sua antica schiava negra. Tormentato dalla coscienza dei suoi antichi peccati, cominciò a comunicarsi con una frequenza l'aderire passivamente a certi atteggiamenti della coscienza collettiva assai poco edificanti sul piano della ...
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FERRETTI, Giuseppe Luigi (Gino)
Franco Cambi
Nacque ad Acireale (Catania) il 30 marzo 1880 da Carlo Alberto, piemontese, e da Maria Venuti, siciliana, ambedue insegnanti. Cresciuto "in una città di preti, [...] "materialismo storico rinnovato", il quale pone al centro "l'esigenza fondamentale di Marx, di una nuova analisi della coscienza che provasse, nella materia di questa, inscindibile l'esperienza dell'azione", e che anche si proponesse "come il senso ...
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BOSSI, Giovanni Angelo
Valerio Castronovo
Nato nel 1590 da nobile famiglia milanese, ebbe al secolo il nome di Bonaventura. Avviato a studi umanistici, di filosofia e di giurisprudenza, entrò nell'Ordine [...] teologia morale, specialmente nella prima parte in cui il B. affronta i temi della "coscienza erronea", della "coscienza dubbia" e della "coscienza scrupolosa".
Quest'ultimo tema aveva del resto costituito già l'argomento di uno specifico Tractatus ...
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Déjà-vu
Bruno Callieri
Con l'espressione francese déjà-vu, "già visto", si indica nel linguaggio psicologico una paramnesia, cioè un disturbo qualitativo della memoria per il quale si ha la sensazione [...] (depersonalizzazione). In tali condizioni anomale, l'esperienza di déjà-vu, sovente accompagnata da stato oniroide (o sognante) della coscienza, può protrarsi per ore e, a volte, anche per giorni.
Opposte a quella del déjà-vu sono le esperienze ...
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(o isterismo) Forma di nevrosi, variamente intesa dalla psichiatria classica e dalla psicanalisi. Il termine corrisponde per la prima a poco più di un concetto clinico, per la seconda a una particolare [...] o i. da spavento) Quadro sindromico, costituito da sintomi isterici, consecutivo a un trauma psichico o fisico senza perdita della coscienza. I. di massa In senso per lo più traslato, la suggestione che investe un gruppo di persone, determinandone il ...
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Statista inglese (Whittinghame 1848 - Woking 1930). Deputato conservatore dal 1874, fu primo ministro dal 1902 al 1905. Come ministro degli Esteri fu estensore del messaggio noto come dichiarazione Balfour [...] una Defence of philosophic doubt, in cui - opponendosi al corrente scientismo naturalistico - riaffermava i diritti della coscienza e la spiritualità religiosa. Il suo atteggiamento problematico rompeva dall'interno il conservatorismo, sempre più ...
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Teologo e filosofo (Aller, Somersetshire, 1617 - Cambridge 1688). È il principale rappresentante della cosiddetta Scuola platonica di Cambridge. Dei suoi scritti, per la maggior parte ancora inediti, sono [...] plastica") a Dio (evidenti le ascendenze platoniche e rinascimentali); C. rifiuta anche il dualismo cartesiano di pensiero (coscienza) ed estensione, cui contrappone la distinzione tra attività e passività, e così pure rigetta il meccanicismo come ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...