Filosofo e storico della filosofia (Brunswick 1832 - Dorpat 1888), professore di storia della filosofia nelle università di Gottinga (1867), di Basilea (1868), e (dal 1871) di Dorpat. Autore, tra l'altro, [...] Welt. Neue Grundlegung der Metaphysik (1882); Religionsphilosophie (1886); Neue Grundlegung der Psychologie und Logik (post., 1889). Nel suo pensiero T. accentuò il valore della coscienza soggettiva dell'io in ordine ad ogni problema filosofico. ...
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Cuòco, Vincenzo. - Storico e uomo politico (Civita Campomarano 1770 - Napoli 1823). Fondatore del Giornale italiano (1804), a Napoli ricoprì importanti cariche sia durante il regno di G. Murat sia dopo [...] poi a Milano, dove fondò (1804) il Giornale italiano, in cui agitò i problemi concernenti la formazione di una coscienza nazionale. Nel 1806 si stabilì a Napoli, dove ebbe alte cariche, che gli furono conservate anche sotto i Borboni. Sostanzialmente ...
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Imperatore romano d'Occidente (Cibalae, Pannonia, 321 - Brigezio 375). Divenuto imperatore (364), si riservò la parte occid. dell'Impero con l'Illirico e l'Italia, e affidò al fratello Valente le province [...] al fratello Valente il governo delle province orientali. Pur fervente seguace del credo niceno, lasciò larga libertà di coscienza, assumendo un atteggiamento di grande tolleranza anche di fronte ai pagani e ai giudei. Cercò di migliorare l'economia ...
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Critico letterario italiano nato a Padova nel 1936, fu allievo a Napoli di Toffanin e di Battaglia; in quell'università insegnò e animò una numerosa scuola, sino a che si trasferì nell'università [...] europeo ed è magnifica prova di quella "sterminata biblioteca plurilingue" che è divenuta nei secoli l'Europa.
Questa coscienza europea della letteratura si era formata su una solida lettura dell'Umanesimo italiano (al quale sono consacrati i suoi ...
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Giurista (n. Castro, Lazio, sec. 14º - m. 1441) della scuola dei commentatori o scolastici. Insegnò dapprima ad Avignone, dove si era addottorato, quindi a Siena (1390), di nuovo ad Avignone (1394-1412), [...] di Bartolo e Baldo, sono il frutto più cospicuo della giurisprudenza consulente dell'epoca, oltreché la testimonianza di un'alta coscienza morale, che fu l'ispiratrice costante di tutta l'opera sua. Tra i suoi scolari furono B. Cipolla, A. Tartagni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] «il Dio cristiano – scrive Rensi – è un Dio che esiste fuori del mondo, e che esiste come piena, perfetta e infinita coscienza, prima del mondo da lui creato»; mentre «il Dio di Hegel […] non esiste fuori del mondo, perché non esiste se non creando ...
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Scrittore (Ginevra 1821 - ivi 1881); prof. (dal 1848) di letteratura francese e di estetica, poi di filosofia all'univ. di Ginevra, pubblicò versi (Grains de mil, 1854; Il Pensieroso, 1858; La part du [...] alla morte, aveva confidato la tormentosa ansia del suo spirito alla ricerca di una verità e la desolata coscienza di una solitudine incolmabile; vero specchio del travaglio spirituale e dell'affannoso sbandamento delle generazioni venute a maturità ...
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Medico (Bristol 1597/1599 - Londra 1677); professore nell'università di Cambridge; fu poi medico a Londra, dove fu uno dei fondatori della Royal Society e presidente del Royal college of physicians. Per [...] dell'irritabilità", secondo la quale tutti i tessuti viventi sarebbero capaci di reagire agli stimoli, indipendentemente dalla coscienza, dal sistema nervoso e dall'organismo nel suo insieme (Tractatus de ventriculo et intestinis, 1677). Alla sua ...
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Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] scena che il giovane principe organizza insieme agli attori giunti alla corte di Elsinore è ciò che dovrebbe intrappolare la coscienza del re, smascherarlo, fornire al vendicatore la certezza della colpa. Ma se è vero che il re, sconvolto, ordina di ...
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Attenzione
A. Charles Catania
Bruno Callieri
La parola attenzione, dal latino ad e tendere, "rivolgere l'animo a", indica l'atto di rivolgere e applicare la mente a uno stimolo, cioè il processo che [...] si suole distinguere l'attenzione dispersa, vaga, tipica, per es., del dormiveglia, l'attenzione aspettante, in cui la coscienza diventa attività, tensione o sforzo direzionati, e l'attenzione concentrata, puntata su un oggetto o un argomento ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...