Metropolita di Moldavia (n. 1595 - m. 1657); rimase sul trono arcivescovile di Iaşi dal 1632 al 1652 o 1654. A lui si deve l'introduzione della lingua romena nella liturgia, al posto dell'antico slavo, [...] soprattutto come mezzo per opporsi alla propaganda calvinista, svolta da Giorgio I Rákóczy. È autore altresì di opere letterarie che contribuirono al risveglio di una coscienza nazionale romena in Moldavia. ...
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Uomo politico (n. Severn Stake, Worcestershire, 1651 - m. 1716). Scrisse pamphlets contro la politica di corte, ed esercitò l'avvocatura difendendo molte vittime del dispotismo di Carlo II. Assai in vista [...] dei sette vescovi che avevano fatto istanza a Giacomo II di essere esentati dal leggere dal pulpito, per motivi di coscienza, la sua dichiarazione d'indulgenza nei riguardi dei cattolici (giugno 1688). Ebbe parte notevole nel preparare l'avvento al ...
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Agraria
I. del terreno È il carattere determinato dalla prevalenza di particelle grossolane, come si ha nei terreni sabbiosi; se molto notevole, determina difetti del terreno (siccità ecc.), che però possono [...] organiche (letame).
Psicologia
In psicopatologia, disturbo dell’ideazione caratterizzato dalla dissoluzione dei comuni legami associativi e dei rapporti logici, senza che sia compromessa la funzione della coscienza: è tipica della schizofrenia. ...
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CASOTTI, Mario
Franco Cambi
Nato a Roma il 10 giugno 1896 da Enrico e da.Virginia Sciello, dal 1913 studiò filosofia a Pisa, dove seguì le lezioni di Giovanni Amendola prima, di Giovanni Gentile poi. [...] Di Amendola seguì il corso sulla Critica della ragione pura di Kant e apprezzò, in particolare, la sua inquieta coscienza religiosa. Di Gentile fu discepolo entusiasta; fu conquistato dal suo attualismo e lo seguì a Roma nel 1918 dove, l'anno ...
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Storico, teologo e poeta danese (Udby, Selandia, 1783 - Copenaghen 1872), fu una delle figure più significative della storia culturale e politica danese; nella sua vasta attività di predicatore religioso [...] , dal 1867, vescovo) e di uomo politico, cercò la fusione della fede luterana con lo spirito nazionale che egli risvegliò nella coscienza del suo popolo. Ma la fede religiosa di G. non è quella del luteranesimo illuminato e razionalista dell'età sua ...
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Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1901 - Créteil, Parigi, 1976). Comunista, fu in Cina durante la guerra civile del 1927-28, partecipò alla guerra civile spagnola e alla resistenza antinazista. [...] . Tali esperienze confluirono nei suoi romanzi, costruiti sul motivo dell'avventura e dell'azione eroica in cui l'uomo ritrova la coscienza della solidarietà; il più noto è La condition humaine (1933), in cui M. raccontò la lotta tra i comunisti e i ...
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Filosofo italiano (n. Casteldidone, Cremona, 1828 - m. suicida a Mantova nel 1920). Sacerdote, nel 1871 smise l'abito talare e dal 1881 al 1920 insegnò storia della filosofia all'univ. di Padova, divenendo [...] , che si evolve dall'indistinto al distinto. Tra le opere, La morale dei positivisti (1878) e L'unità della coscienza (1898).
Vita
Sacerdote (1851), insegnante (1852-67) nel seminario di Mantova, canonico (1863), fu poi professore (incaricato, dal ...
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Storico italiano (Roma 1916 - ivi 2001). Prof. univ., si occupò di storia del movimento operaio e socialista e dell'Italia liberale. Tra le sue opere: Il movimento operaio italiano attraverso i suoi congressi: [...] d'Italia (1966); Crisi economica e lotta politica in Italia: 1892-1896 (1968); Rivoluzione borghese e socialismo (1975); Il movimento reale e la coscienza inquieta (1992). Fu condirettore di Società (1953-56) e direttore di Studi storici (1959-66). ...
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Psicologo e filosofo tedesco (Wallhalben, Palatinato, 1851 - Monaco di B. 1914). Studiò matematica, scienze naturali, filosofia e teologia a Erlangen, Tubinga, Utrecht e Bonn. Fu prof. a Breslavia (1890) [...] degli atti passati, distinguendo l'atto dal contenuto (pur riferiti entrambi all'unità della coscienza). Concepì la psicologia come dottrina della coscienza, includente dunque la filosofia, nelle sue varie branche (etica, estetica, logica). In ...
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ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] ed eversivo, che impone uno smisurato sforzo individuale e una sofferenza collettiva che mette a nudo i difetti e la scarsa coscienza politica e morale della nostra società. "Libro in costume" ebbe a definirlo, forse con una certa ironia, lo stesso A ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...