Cottafavi, Vittorio
Stefano Francia Di Celle
Regista cinematografico e televisivo, nato a Modena il 30 gennaio 1914 e morto ad Anzio (Roma) il 14 dicembre 1998. Fin dai suoi primi film manifestò uno [...] spiccato interesse per l'interiorità dell'uomo e i segreti della coscienza e una forte tensione a rendere vitali i valori più autentici del cattolicesimo e del liberalismo.
Cresciuto in ambiente borghese, trascorse la prima infanzia a Torino e si ...
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Filosofo e mistico indiano, vissuto fra il 10º e l'11º sec. Di famiglia brahmana del Kashmir, fu il sistematore e uno dei più alti rappresentanti della scuola sivaita della Pratyabhijñā ("riconoscimento"), [...] fondata da Somānanda nel 9º sec., per la quale Śiva è identico all'io o coscienza e al molteplice, che non è altro che una sua emanazione; la liberazione consiste appunto nel "riconoscimento" di tale inscindibile unità del molteplice con l'io e ...
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Riformatore inglese (n. nello Yorkshire - m. Ilford, Essex, 1647), seguace della mistica spiritualistica nello Yorkshire. Aderì intorno al 1640 al movimento di riforma della Chiesa per l'influsso di Sir [...] J. Hotham, e prese le difese di un largo principio di tolleranza. Rinunciò al sacerdozio per scrupolo di coscienza in materia di riscossione delle decime ecclesiastiche. Attivo a Northampton e a Brasted (Kent), fu poi (1646) accanto a W. Dell nel ...
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Storico (Orlík, Boemia Meridionale, 1872 - Praga 1933); direttore dell'Archivio Nazionale di Praga (1916), in seguito dell'Istituto Storico di Praga, infine segretario dell'Istituto storico cecoslovacco [...] in Roma. Editore di raccolte di formularî medievali e di fonti medievali e moderne, si dedicò in particolare allo studio dello sviluppo della coscienza nazionale in Boemia e dei rapporti culturali italo-cechi. ...
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EMANUELLI, Enrico
Paola Paesano
Nacque a Novara il 17 apr. 1909 da Giovanni, agiato commerciante, e da Adele Viarana. Trascorse l'infanzia in collegio, presso i padri rosminiani di Stresa e vi concluse, [...] di I. Svevo (La Libra, dicembre 1928) tendeva a trascurare il superamento del verismo compiuto dall'autore de La coscienza di Zeno per collocarlo tra gli epigoni dell'Ottocento italiano. Non fa quindi meraviglia che riguardo al primo romanzo dell'E ...
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Sociologo e uomo politico polacco (Lublino 1858 - Pietrogrado 1916); visse quasi sempre all'estero, esule per motivi politici; con la sua attività pratica (fu tra i fondatori della Lega nazionale polacca) [...] i suoi volumi sull'idea dello stato, sul parlamentarismo, sulla psicologia sociale, fu uno dei maggiori sollecitatori della coscienza nazionale polacca. Particolare risonanza ebbe il suo Egoizm narodowy wobec etyki ("L'egoismo nazionale dal punto di ...
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io
Geni Valle
La cabina di regia della nostra personalità
Il termine io non è soltanto un pronome: esso indica il modo di essere di un individuo in quanto distinto da tutti gli altri. Nella filosofia [...] fare solo con l'Es (l'inconscio): deve fronteggiare anche le istanze del Super-Io ‒ che rappresenta i nostri ideali e la coscienza morale ‒ e i limiti che la realtà esterna ci pone. L'Io svolge quindi una funzione delicata e difficile, perché deve ...
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Mészáros, Márta
Silvana Silvestri
Regista cinematografica ungherese, nata a Kispest il 19 settembre 1931. Con il suo stile limpido e profondo, basato su dialoghi ridotti al minimo e su un uso ardito [...] delle ellissi narrative, ha sostanziato il punto di vista femminile, incoraggiando la presa di coscienza delle donne sulla loro condizione e sostenendone il diritto alla parità nella società socialista, in cui i rapporti familiari erano ancora legati ...
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Figlio (Vienna 1741 - ivi 1790) dell'imperatore Francesco I di Lorena-Toscana e dell'imperatrice Maria Teresa. Re dei Romani nel 1764, poi, alla morte di Francesco I (1765), imperatore e coreggente insieme [...] alla madre, rimase unico sovrano nel 1780. Fu animato fin dagli anni giovanili da una forte coscienza dell'autorità del sovrano, interprete della ragione contro ogni prerogativa aristocratica, ma il suo desiderio d'azione trovò spesso un ostacolo ...
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Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). In un complesso rapporto con l'eredità di Duccio e con la forte personalità di S. Martini, L. operò nell'ambito della pittura senese, insieme al fratello [...] Pietro, quella che può essere definita una rivoluzione formale grazie alla presa di coscienza dell'arte di Giotto. L'elemento architettonico e quello spaziale sono infatti notevolissimi nella sua opera, accanto a una vena narrativa e realisticamente ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...