GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] . Que(m) genuit Pisa doctu(m) sup(er) omnia visa", il che rende conto del carattere di G. e della coscienza del proprio valore, oltre che dell'importanza che potevano arrivare a rivestire nel tardo Medioevo italiano le maggiori figure di artista nel ...
Leggi Tutto
DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] l'aspetto retoricoaccademico nella ricerca e nella valutazione dei modelli, e il proposito almeno implicitamente storico di prender coscienza del luogo e della sequenza dei modelli così individuati. Non può esser dubbio che i due atteggiamenti sono ...
Leggi Tutto
CRESPI, Giuseppe Maria, detto lo Spagnolo
Renato Roli
Figlio di Girolamo, mugnaio, e di Ippolita Cospi, probabilmente imparentata con il senatore Ranuzzi Cospi, nacque a Bologna il 14 marzo 1665 (Bologna, [...] , 1866). Il loro rituale attinge nel C. una familiarità che è concretezza di vita, fiducia e speranza, presa di coscienza dei significati e valori dell'ethos cristiano. Inoltre il suo dipingere all'impronto, i suoi interessi per il ritratto feriale ...
Leggi Tutto
CIFRONDI (Ciffxondi, Zifrondi, Sifrondi, Scifrondi), Antonio
Paolo Dal Poggetto
Nacque a Clusone (Bergamo) l'11 giugno 1656 da Carlo, muratore (figlio a sua volta di Ventura), e da Elisabetta. Lo si [...] torsioni delle figure, una sorta di "neoparmigianinismo". E non è dato di sapere se si sia trattato di una crisi di coscienza di fronte a un'impresa troppo vasta; o, più semplicemente, di una sorta di "rigetto" per i soggetti aulici. Effettivamente l ...
Leggi Tutto
BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] colta nelle sue giuste proporzioni storiche. Il significato della sua personalità consiste in un'acutezza intuitiva e in una coscienza teorica che si esplicò, pur con un oscillante tradursi di risultati, in impegno critico e didattico. Polemica e ...
Leggi Tutto
CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] verso il classicismo rinascimentale e verso l'assemblaggio combinatorio cui ha dato luogo, sembra di assistere alla presa di coscienza di quelli che saranno gli obiettivi del Movimento Moderno: infatti l'adesione al purismo stereometrico di Ledoux, e ...
Leggi Tutto
DOLCI, Carlo
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio di Andrea e di Agnese Marinari, nacque a Firenze il 25 maggio 1616. La fonte principale per le notizie relative a questo pittore è la biografia scritta [...] problemi cfr. soprattutto Heinz, 1960).
Il D., nell'alveo di questa posizione stilistica assunta con precisa coscienza religiosa, affinò e decantò progressivamente i suoi mezzi espressivi, rinunciando ad ogni dispersione e concentrando sempre più ...
Leggi Tutto
GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] supplica alla Signoria definendo le sue condizioni nella trattativa per la sua assunzione. Mise in rilievo con chiara coscienza del proprio valore l'esperienza che possedeva, chiese un compenso consistente che gli consentisse di svolgere bene il ...
Leggi Tutto
BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] ; basti per questo leggere nello Chantelou come il B. si preparò a scolpire il ritratto di Luigi XIV, con la piena coscienza, cioè, che l'artista, nello scolpire in marmo i ritratti, doveva in certo qual modo forzare la materia per ottenere con ...
Leggi Tutto
LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] scherno implacabile poteva farci ridere ed illuderci in una possibilità di evasione, ma erano risate che non davano sollievo di coscienza, lasciandoci piuttosto l'amaro in bocca".
Fonti e Bibl.: Una bibliografia completa ed esaustiva del L. e sul L ...
Leggi Tutto
coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...