CALDERARI, Ottone Maria
Franco Barbieri
Nato a Vicenza l'8 sett. 1730 da Casimiro, di nobile ma non ricca famiglia - la madre era la veronese Vittoria Serenelli -, soltanto a 25 anni (Diedo, 1811; Magrini) [...] il Lorenzi e il Bendazzoli). Così oggi avvertiamo che il dramma del C. è proprio nella mancata presa di coscienza dei tempi nuovi: da un lato, la sua robusta interpretazione neopalladiana commuove nella disperata volontà di ancorarsi al crepuscolo ...
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FRIZZONI, Gustavo
Gianluca Kannes
Nacque a Bergamo l'11 ag. 1840 da Giovanni, esponente della comunità cittadina di origine svizzera, e da Clementina Reichmann.
Il padre, prematuramente scomparso nel [...] protezionistica in mancanza di adeguati controlli e i guasti che una legislazione in tal senso avrebbe prodotto nella coscienza politica del paese, abituando i cittadini a considerare lo Stato come strumento per ottenere vantaggi senza coerenti ...
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LAZZARI, Beatrice (Bice)
Sergio Cortesini
Nacque a Venezia il 15 nov. 1900, secondogenita delle tre figlie di Luciano, commerciante, e Francesca Rinaldo, di agiata famiglia di imprenditori edili e architetti. [...] Lazzari), che la sollecitavano a concepire l'arte come introspezione e rivelazione e ad attingere al nucleo vitale della coscienza.
Finalmente nel 1954 la L. ebbe una importante personale alla galleria Schneider di Roma, in cui sciolse l'astrattismo ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] per la quale il F. nel 1904 disegnò i costumi per La donna del mare di H. Ibsen, a far maturare in lui quella coscienza dell'abito come brano di pittura che, adornando il corpo, segna il passaggio dalla vita alla rappresentazione.
Nel 1906 il F. e la ...
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GATTERI, Giuseppe Lorenzo
Patrizia Fasolato
Figlio di Giuseppe e Caterina Zilli, nacque a Trieste il 18 sett. 1829; il nome di battesimo fu scelto in omaggio al padre, ma anche a uno dei suoi migliori [...] e profilatore di mimiche innumerevoli in brevi spazi, studioso del costume e della teatralità decorativa di epoche morte, gli mancava al dipingere la coscienza di ciò che fosse il colore".
Dal 1873 al 1876, e poi nel 1884, il G. fu tra i curatori del ...
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CAPOBIANCO, Giorgio (Giovan Giorgio)
Lionello Puppi
La prima notizia sul C. risale al 21 ott. 1524, che lo vede testimone ad un atto rogato in Vicenza (Mantese); altro dato è del 17 dic. 1537, quando [...] cui naturalmente s'associa l'attenzione per l'idraulica e per l'ingegneria militare - scaturisce da una coscienza oggettiva del significato delle "artes mechanichae" profondamente diversa da quella tradizionale e appartiene ai fermenti suscitati, in ...
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BOCOLI (Bocholis)
Alfredo Puerari
Famiglia di ingegneri noti con il soprannome di De Lera (del Hera), probabilmente derivante da una località del territorio cremonese. Attivi a Cremona dalla metà del [...] chiostro di S. Abbondio, il vivace contrasto tra il cotto a vista e il rivestimento dell'intonaco esprime la nuova coscienza prospettica rinascimentale dello spazio e della luce sulla superficie piana (Puerari, 1967, pp. 40, 50).
Morì a Cremona nel ...
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GALVANO, Albino
Maria Teresa Roberto
Nacque a Torino il 16 dic. 1907 da Firmino e da Sofia Zaccaria. Dopo gli studi classici decise di dedicarsi alla pittura e nel 1928 entrò nella scuola di Felice [...] al rapporto tra una figura-feticcio - un'armatura tardomedievale e un idolo greco - e l'area psichica della coscienza. Fondata per tale via sul piano storico e teorico l'ipotesi dell'attualità intramontabile del potere emblematico dell'immagine ...
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DE ANGELIS, Deiva
Mario Quesada
Nacque a Gubbio (Perugia), probabilmente nel 1885.
Rappresenta un caso particolare nella storia della pittura italiana di questo secolo per il valore assoluto delle opere [...] ciò che potrebbe parere savia norma tradizionalistica, ... una salda impostazione preparativa, il lucido proposito d'una coscienza matura e perspicace che sa distribuire con accorgimento le luminescenze del colore...".
Alla II Biennale romana del ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] sarebbero state ridipinte dal C., ma da lui incorporate nel nuovo ciclo (Garber, 1918). Il che darebbe prova della sua coscienza critica nei confronti dell'arte cristiana dei primi secoli, parte viva della sua formazione.
Se è da pensare opera del C ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...