ANGOLETTA, Bruno
Paola Pallottino
Nacque a Belluno il 7 nov. 1889, da Orlando, avvocato, e da Francesca Bettio. Per alcuni anni studiò giurisprudenza a Padova, ma in seguito si dedicò completamente [...] ; "non si riteneva forse - scrive Vergani - abbastanza "pittore". La sua modestia era il riflesso di un'alta coscienza dei problemi dell'arte. Diventò così trasferendosi a Milano, dopo la guerra, quasi interamente illustratore".
Collaborò ad Ardita e ...
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GUALDO (Gualdi), Francesco
Maria Elena Massimi
Figlio di Ludovico, dottore in legge, e Ginevra Tabellioni, nacque nel 1576 presumibilmente a Roma - un ramo dell'antica casata riminese dei Gualdo vi [...] in cui il G. esplicitava il proprio ruolo di donatore - denunciano una strategia di esibizione senza precedenti, nonché una coscienza aurorale della contestualizzazione del reperto (Franzoni - Tempesta, pp. 32 s.). Nel 1630 il G. donò al cardinale ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] tecnica prospettica, correttezza formale e rispetto dei canoni. L'aspirazione alla fondatezza del "naturale" dimostra precisa coscienza da parte del C. delle contemporanee tendenze della pittura bolognese che egli trasferì nel campo della quadratura ...
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FACHERIS, Agostino (Agostino da Caversegno, il Caversegno)
Patrizia Di Mambro
Nacque a Caversegno (ora Capersegno) in quel di Presezzo, vicino Bergamo intorno al 1500 da maestro Filippo. A documentato [...] , delle chiese di S. Spirito e S. Bartolomeo, ove più evidente appare l'influenza del Lotto che si traduce in coscienza e costruzione spaziale maggiori e in un ammorbidimento dei panneggi dopo il fare più duro delle prime tele. La prima, la ...
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CARLINI, Alberico Clemente
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Giovanni Domenico e di Maria Caterina Sebastiani, nacque e fu battezzato a Vellano (Pescia) il 28 giugno 1703 col nome di Guido Maria; il 29 [...] essere didascalici ed edificanti? Si è tentati di pensare che la modestia, che le fonti lodano nell'artista e la coscienza della sua posizione lo abbiano forzato a mortificare una vena pittorica migliore di quanto abbia potuto esprimersi in opere di ...
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CIANI, Cesare
Ettore Spalletti
Nacque a Firenze il 28 febbraio del 1854 da Gaspero e da Carlotta Panzanini. Cominciò piuttosto tardi a dedicarsi alla pittura: diplomato nel 1875 presso un istituto tecnico [...] monografia di R. Franchi (1946), scrisse che l'interesse dell'opera del C. consisteva soprattutto nella acquisita coscienza da parte del pittore della inequivocabile conclusione dell'esperienza macchiaiola, e nella capacità dimostrata dal C. di saper ...
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EROLI, Pio
Teresa Zambrotta
Nacque a Roma il 26 genn. 1903 da Erulo e Virginia Bartolini, sorella dello scultore Paolo. Dopo gli studi classici al collegio "Nazareno", perfezionò l'istruzione artistica [...] 1966), 11 settembre, pp. 33 s.; Arte e artigianato artistico, in Arti e professioni unite, agosto 1969; Arte - Schiarite di coscienza, ibid., aprile 1970; Giunti alla "Maledizione del vero" in arte, ibid., luglio 1970; L'arte nelle nuove chiese, ibid ...
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CHIARADIA, Enrico
Aldo Rizzi
Nato a Caneva (Pordenone) il 9 novembre 1851 da Simone e Antonia Cordenonsi, venne orientato dal padre verso le discipline tecniche. Studiò a Monaco, a Vienna e a Milano, [...] profonda ansia di ricerca, che cozzava coi pregiudizi della società del tempo, ma non sempre sorretto da una vigile coscienza critica, il C. si qualifica scultore nato soprattutto quando segue la congeniale disponibilità veristica, anche se in chiave ...
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MANZONI, Piero
Sergio Cortesini
Nacque il 13 luglio 1933 a Soncino, presso Cremona, primogenito dei cinque figli di Egisto e di Valeria Meroni.
Il M., conseguita la maturità classica nel 1951, si iscrisse [...] astratti il valore intrinsecamente "realista" e "morale" dell'arte, in quanto legata ai processi psicobiologici della vita, filtrati dalla coscienza.
Peraltro fin da gennaio 1957 la visione a Milano di opere di Y. Klein e A. Burri aveva instradato il ...
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CINCANI, Bartolomeo (Bartolomeo Montagna)
Lucio Grossato
Figlio di Antonio "Cinchani" da Orzinuovi (Brescia), nacque poco prima del 1450 (L. Puppi, 1968, p. 20, ma v. Gilbert, 1967, p. 185). Che fosse [...] cui il pittore si sottopone e sottopone qualunque elemento della realtà visibile. Il C. mostra di aver acquisito piena coscienza della raggiunta maturazione umanistica e ne fa, si direbbe, ostentata professione di fede, con una evidenza che non ha ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...