cataplessia
Improvvisa e transitoria perdita del tono muscolare, inibizione dei movimenti volontari, assenza di riflessi tendinei; non vi è perdita di coscienza e la risoluzione è spontanea dopo alcuni [...] secondi o pochi minuti. Di non chiara interpretazione, la c. è spesso scatenata da eventi emotivi e generalmente associata a episodi di narcolessia ...
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behaviorismo
Teoria e scuola di psicologia, nata agli inizi del 20° sec. Il b., opponendosi alle psicologie limitate agli stati di coscienza, pone come unico oggetto di studio il comportamento dell’individuo, [...] il modo in cui reagisce in una determinata situazione, propugnando la sostituzione dei dati soggettivi d’introspezione con fatti oggettivi che possano essere controllati e misurati ...
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Fenomenologia dello spirito (Phanomenologie des Geistes, 1807)
Fenomenologia dello spirito
(Phänomenologie des Geistes, 1807) Opera di G.W.F. Hegel. La F. dello s. ripercorre il «divenire della scienza [...] processo medesimo; l’‘intero’ non è una somma di momenti, ma la loro totalità organica e dialettica. La coscienza, nel suo sviluppo dialettico, dapprima esperisce la nullità degli oggetti esterni, scoprendosi come autocoscienza, in un secondo tempo ...
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Oscuramento più o meno profondo della coscienza, causato da anemia cerebrale. Nel deliquio la sindrome è molto meno grave che nella sincope; non v'è scomparsa delle pulsazioni cardiache, ma solo indebolimento; [...] il respiro non s' arresta, la perdita della coscienza il più delle volte non è totale. I soggetti colpiti generalmente avvertono alcuni prodromi come vertigine, sudori freddi, oscuramento della vista. Poi il volto si fa pallido, lo sguardo perduto, e ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento [...] esistente», che «non può mai essere altro che ciò che è»; l’‘essere-per-sé’ (être-pour-soi), ossia l’essere della coscienza, dinamico e temporale, che si «crea» costantemente e «non può coincidere con sé». L’essere-per-sé, antitetico all’essere-in-sé ...
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anosognosia
Sindrome descritta da J. Babiński (1914) in rapporto a lesione dell’emisfero cerebrale destro, consistente nel mancato controllo da parte della coscienza della metà del corpo che presenta [...] paresi ...
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Etica e religione in Gentile
Davide Spanio
Etica e libertà
Sulla scia kantiana, Gentile evidenzia il legame che stringe indissolubilmente la dimensione etica e l’esistenza della libertà. Per questo [...] che invece si identificava, essendo. Gentile rinviava così a un A incapace di essere sé (A=A) senza il differire della coscienza (A=non-A). Un astratto, come astratta era la religione che costringeva l’uomo a posare in un Dio che costituiva invece ...
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riconoscenza
Alessandro Niccoli
Compare solo in Pg XXXI 88 Tanta riconoscenza il cor mi morse, / ch'io caddi vinto, con il significato di " consapevolezza ", " coscienza " delle proprie colpe.
Il valore [...] chiarito dalla chiosa " recognitio erroris " di Benvenuto; lo rende più evidente il collegamento con " mordere ", che nel lessico dantesco esprime fra l'altro il tormento della coscienza angosciata da una preoccupazione intensa (cfr. If IX 102). ...
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Teoria generale dello spirito come atto puro
Davide Spanio
Nell’Epilogo che, accompagnato da un’Apologia, chiude il Sistema di logica come teoria del conoscere (1917-1923), Giovanni Gentile rinvia alla [...] » del mondo, compreso quello che portava sulla scena l’avvento del pensiero, facendone l’oggetto che esso non poteva essere. Oggetto della coscienza, il soggetto «non è più soggetto, ma oggetto: non è più Io, ma non-io», vale a dire quel rinvio alla ...
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identità
Una delle caratteristiche formali dell’Io, che avverte la propria uguaglianza e continuità nel tempo come centro del campo della propria coscienza. La percezione di avere un’i. personale e la [...] consapevolezza che gli altri la riconoscano è condizione necessaria della sanità psichica. In psicopatologia la perdita dell’i. si può avere in certe psicosi schizofreniche, in alcuni deliri, nelle sindromi ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...