Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] le precedenti edizioni) non fu compiuta con effettiva coscienza filologica del suo valore, così come accadde di cui il Parodi confermò la arbitrarietà delle "lezioni", talvolta «non infelici», ma comunque di «mano tarda». Al contrario, ascrisse alla ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] «Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l’uso delle , l’idea delle nazioni e società primitive che reputavano «l’infelice e lo sventurato per nemico agli Dei o a causa di vizi ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] 'opinione critica: Giovita Scalvini. Dire che la sorte infelice toccata ai manoscritti scalviniani e la loro scarsa o e, in fondo, neppure di dramma, e che la coscienza cristiana e la filosofia positivistica nello Zanella coincidevano per gran ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] che l'esperienza del reale, il senso e la coscienza della storia, la problematica della vita, le implicazioni o si raccordavano anche il Giordani e il Leopardi, che, pur infelice traduttore di Virgilio quasi quanto l'Alfieri, si affisava peraltro ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] vita di "orribili malinconie", laddove egli preferiva "essere infelice che piccolo" (lettera a Carlo e Monaldo, fine 1990; A. Sole, Foscolo e L. fra rimpianto dell'antico e coscienza del moderno, Napoli 1990; N. Bonifazi, L.: l'immagine antica, ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] Infatti si ricordi che, mentre la decapitazione dell'infelice regina avvenne il 7 febbraio 1587, la tragedia impresa per liberare il suo popolo, ma è anche la donna che ha coscienza della propria bellezza e del fascino da essa irradiato, e che sa di ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] , anzi la sua tragica Musa, conceda al frate e al poeta ed a noi, nemmeno di sapere se «l’infelice» abbia ripreso coscienza per quell’«ora di ravvedimento», per quel minuto, per quell’infinitesimo istante, che gli pregan da Dio fra Cristoforo e ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] «bruno dei crepuscoli, piuttosto grato che molesto», che confortava l’infelice Tasso prigioniero nella conversazione col suo genio familiare.
Ebbe Leopardi coscienza del carattere strutturalmente poetico delle Operette? Per quanto rivendicasse, nella ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] il modello desanctisiano, il G., che era dotato di "una coscienza problematica vigile e acuta" (Lucchini, p. 71) ma non lo ha affidato all'amico conte Ranieri per sottrarlo a quella infelice sorte. La sana educazione del giovane, basata sul contatto ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] ". L'opera, considerata sin dal suo apparire complessivamente infelice per la difficoltà, se non altro, di mantenere un problema religioso "di rinascita di una sincera e genuina coscienza religiosa romana e cattolica". Ma proprio su questo punto il ...
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nero1
néro1 agg. [lat. nĭger -gra -grum: v. negro]. – 1. a. Nel linguaggio scient., è detto nero un corpo che assorbe integralmente la radiazione luminosa che lo investe (al contrario di un corpo bianco, il quale riemette la radiazione visibile...