GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] particulare" suo "a amare" detta "grandezza", laddove la coscienza l'avrebbe indotto ad amare, invece, Lutero: non ci rivanga nella storia patria, convinto che la soluzione competa alla propria classe: di questa e per questa il G. è storico e, pure, ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] rispetto del "principio sacrosanto della libertà delle coscienze", alla funzione modernizzatrice delle élites intellettuali. L il paese più scarso di spiriti italici", dominato da una classe politica di patrizi e di avvocati "inclinati al ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] e direttore dicoscienza, trasse quei convincimenti che rimarranno alla base della sua azione di pontefice.
Nel recentemente acquistata dallo Stato, in Rendic. d. R. Accad. dei Lincei, classedi scienze mor., stor. e filol., s. 5, XXVII (1918-19), pp ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] politica, sottolineando che "dobbiamo avere la coscienza dell'unica forza di cui disponiamo: della nostra infrangibile unione". C premesse della ricostruzione. Tradizione e modernità nella classe dirigente cattolica del dopoguerra, Milano 1982, ad ...
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DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] differenziazioni erano fra luoghisti comunque e classidi luoghisti, cioè di detentori dei titoli del debito pubblico. . ne aveva coscienza.
Egli prendeva cura di ospitare alla sua corte i nobili genovesi, a cominciare dai figli di Sinibaldo Fieschi. ...
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FEDERZONI, Luigi
Albertina Vittoria
Nacque a Bologna il 27 sctt- 1878, da Giovanni ed Elisa Giovannini.
La famiglia, originaria del Ferrarese, si era trasferita prima a Modena e successivamente a Bologna. [...] e il disprezzo per la classe politica contemporanea, che non era in grado di far riacquistare all'Italia una volontà propria". Occorreva quindi andare al di là dell'intento di suscitare "nella coscienza popolare un'energia nuova" e attuare invece ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] freddezza della stessa classe dirigente pontificia. Ne risultarono aggravate le condizioni di abbandono delle che egli aveva creduto di intravedere allora nella sua rassegnazione era probabilmente stata offuscata dalla coscienza del fallimento cui, ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] di Au' gusto: e sono, in sostanza, una storia sociale. In ultima analisi, come ai nostri giorni propugnano R. Syme e E. Badian, una storia della classe la guerra e durante la guerra, una crisi dicoscienza; e altrettanto a torto G. Gentile lo definì ...
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FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] "rivolgere, per dovere di umanità, a sollievo delle classi lavoratrici" (Il Mezzogiorno…, p. 228) - elementi di patronato e di azione riequilibratrice da affidare allo Stato convivevano con una coscienza acuta della necessità di favorire il risparmio ...
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ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] e della classe da cui proveniva e disposto a dividere solo con una cerchia di fedelissimi la propria ferma volontà di comando. in Cola di Rienzo. Come scrive uno storico italiano, A. fu "l'interprete della coscienza cittadina, il campione di una ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...