Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] il principio che la coscienza non può essere costretta con la forza e che la Chiesa è di natura spirituale, distinta quindi sociale, un tema tra i molti nello scontro tra le classi sociali e i partiti che ne rappresentavano gli interessi: lo scenario ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Mario Pagano
Carla De Pascale
Il pensiero di Pagano, giurista, filosofo, letterato, esponente fra i più rilevanti dell’Illuminismo meridionale, merita di essere preso in esame dalla nostra [...] secolare ruolo del teatro nella formazione della coscienza civile, ruolo che invocherà di nuovo nel fervore del periodo repubblicano come formazione di una classe media; dall’idea che l’uguaglianza non debba essere aritmetica ma «di proporzione», ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] dei libri proibiti) portò alla luce l’insoddisfazione di una parte della classe dirigente veneziana. Ma fu con il nuovo che, lasciando al solo potere spirituale la possibilità di legare le coscienze, si apriva la via per disobbedire alle leggi dello ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] altro problema che coinvolse direttamente i maggiori esponenti della classe dirigente del nuovo Stato, a cominciare, in modo libertà d’insegnamento, la libertà di religione, la libertà di culto e la libertà dicoscienza. Voi la libertà d’insegnamento ...
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CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] sarebbe inintellegibile e l'apparizione della coscienza inesplicabile.
In questo quadro il C 1928, pp. 81-84; F. Montalto, Il "teismo" critico di A. C., in Rendic. d. Accad. naz. dei Lincei, classedi scienze mor., stor. e fil., s. 6, VII (1931), 1 ...
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FAGGI, Adolfo
Patrizia Guarnieri
Nacque a Firenze il 9 ag. 1868 da Carlo e Carolina Volpi. Studiò al rinomato liceo fiorentino "Dante"; suo insegnante di filosofia fu Alessandro Chiappelli, legato al [...] delle modificazioni fisiologiche e delle variazioni di grado della coscienza" (Fechner e la sua costruzione, Acc. d. scienze di Torino, classedi scienze morali, stor., filos., LXXXIX (1954), pp. 409 ss.; C. Mazzantini, in Riv. di filos., XLVI (1955 ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] con una dissertazione su Psicogenesi della coscienza: saggio di una teoria generale dell'evoluzione ( che tende a rivendicare "la piena ed autonoma realtà trascendente per ogni classedi valori non esistenziali", quali il Vero e il Bello, l'Utile e ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...