FARNESE, Ranuccio
Andrea Zorzi
Figlio di Gabriele Francesco di Ranuccio e di Isabella di Aldobrandino Orsini, nacque presumibilmente nel quinto decennio del XV secolo. Apparteneva al ramo familiare [...] 'inverno del 1484, ma soprattutto si distinse nelle operazioni di guerra dei mesi successivi, rimanendo anche ferito a una coscia. Dopo un'estate trascorsa tra incursioni navali nemiche sulle coste e l'infuriare di una fortissima ondata di malaria ...
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ZANNETTI, Ferdinando
Marco Pizzo
Nacque a Monte San Savino, nell'Aretino, il 31 marzo 1801 da Francesco Maria e Anna Cerboni.
Svolse la sua prima formazione presso il collegio fiorentino dei padri scolopi, [...] Priola aveva aperto il fuoco contro l’‘eroe dei due mondi’ ferendolo al collo del piede e, più superficialmente, alla coscia. Garibaldi era stato soccorso inizialmente dal medico e patriota Enrico Albanese, ma ben presto la ferita iniziò a dare dei ...
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CEPPI, Nicola Girolamo
Antonio Fiori
Nacque a Roma nel 1659 e studiò nel convento di S. Agostino. Entrato nell'Ordine agostiniano, divenne lettore di teologia e nel 1685 incominciò a svolgere attività [...] nei capitoli era quello immediatamente successivo a quello del superiore provinciale della provincia romana.
Nel 1725 ilcardinale N. Coscia concesse al C. vari favori e incarichi, tra cui quello di predicare ogni giovedì durante la quaresima dello ...
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CASCINO, Antonino
Giorgio Rochat
Nato a Piazza Armerina (Enna) il 14 sett. 1862 da Calogero, e Maria Grazia Franzone; fu allievo dell'Accad. militare di Torino, poi ufficiale d'artiglieria. Capitano [...] obiettivo. Il 15 settembre, mentre il C. dirigeva l'offensiva dal suo posto di comando, troppo esposto, fu ferito alla coscia da una scheggia di granata; la ferita, trascurata fino a sera, si rivelò ormai grave per il sopraggiungere dell'infezione ...
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CAETANI, Michelangelo
Luigi Fiorani
Nacque a Roma l'8 maggio 1685 da Gaetano Francesco, principe di Caserta e duca di Sermoneta, e da Costanza Barberini. Rimasto orfano di madre nel 1687, seguì nel [...] ac suorum rebus aliisque suorum temporum…, in cui è ricordata la singolare ospitalità concessa a Cisterna dal C. al cardinale Nicolò Coscia, fuggitivo da Roma sotto l'accusa di pesanti illeciti. Molto ampio il profilo di P. E. Visconti, in Città e ...
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GAMBIERA
G. A. Mansuelli
L'uso di proteggere le gambe per il combattimento o la caccia sembra peculiare delle genti greche. Non se ne trova per lo meno la documentazione né per l'Egitto, né per l'Oriente, [...] provengono dalle scuole dei gladiatori di Pompei. Le g. gladiatorie sono molto alte, raggiungendo la metà della coscia. Pesanti e cariche di decorazioni, sono spesso magistrali opere di toreutica, ma la loro decorazione è sempre lontanissima ...
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Cerchietto di metallo, per lo più prezioso, che si porta infilato nelle dita delle mani come ornamento, come simbolo del vincolo matrimoniale, come insegna di dignità.
Arte
In Egitto l’uso dello scarabeo [...] a. inguinale ecc.; per estensione prende tale denominazione qualsiasi struttura anatomica a disposizione circolare. A. del grande adduttore Nella coscia l’orifizio inferiore del canale di Hunter, al livello del quale i vasi che vi passano (arteria e ...
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SANGUIFERO, SISTEMA
Primo DORELLO
Antornio CESARIS-DEMEI
Carlo FOA'
Agostino PALMERINI
Antonio SEBASTIANI
Gian Giuseppe PALMIERI
Nino BABONI
Vittorio PUCCINELLI
Risulta dalle formazioni anatomiche [...] finché, attraversato l'anello del muscolo grande adduttore, passa nella regione posteriore e diventa arteria poplitea; irrora tutta la coscia e dà un ramo assai grande, l'a. profunda femoris.
L'a. poplitea, a. poplitea, scende profondamente nel cavo ...
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ORFISMO
Guido Calogero
. La setta religiosa greca degli orfici trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo: ma difficile a determinare (v. per ciò orfeo) è fino a che punto la figura del [...] , ma, essendo stata questa folgorata da Zeus e non avendo potuto portare a compimento la propria creatura, viene cucito nella coscia del padre per il restante periodo della gestazione: v. su ciò dioniso). Zeus abbatte allora i Titani col fulmine; e ...
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INIEZIONE (lat. iniectio; fr. injection; sp. inyección; ted. Einspritzung; ingl. injection)
Agostino PALMERINI
Nicola LEOTTA
Significa l'introduzione nelle cavità e nei tessuti organici, mediante [...] lontane da organi importanti, specie vasi sanguigni e nervi, i quali potrebbero incidentalmente esser punti dall'ago; e perciò comunemente si praticano le iniezioni nella parte superiore delle natiche e sulla superficie esterna della coscia. ...
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coscia
còscia s. f. [lat. cŏxa] (pl. -sce). – 1. Il segmento dell’arto inferiore dell’uomo, situato tra l’anca e il ginocchio, il cui scheletro è costituito dal femore, abbondantemente rivestito da parti molli formate di muscoli, vasi, nervi,...
cosca
còsca s. f. [voce sicil., che risale al lat. tardo cŏstŭla «costola»; propr. «costola della foglia», quindi la foglia stessa, o un insieme di foglie]. – Nucleo, aggruppamento di mafiosi della Sicilia, che, agli ordini di un capo (il...