CIBO, Camillo
Agostino Borromeo
Secondogenito di Carlo II Cibo Malaspina. duca di Massa, e di Teresa Pamphili, pronipote di Innocenzo X, nacque a Massa il 25 apr. 1681. Avendo dimostrato inclinazione [...] sul bilancio del Palazzo: per due volte il C. tentò di varare il suo piano di risanamento e, per due volte, il Coscia ottenne da Benedetto XIII un chirografo che autorizzava la prosecuzione delle sue spese. Non contento di ciò, il cardinale cercò di ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] , e sulle resezioni nervose; che fu primo a eseguire in Italia l'amputazione del retto e la disarticolazione della coscia (1831), e fu particolarmente esperto nelle plastiche; Giovanni Rossi, clinico chirurgo a Parma, di cui si può ricordare l ...
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GALVANI, Luigi
Arturo CASTIGLIONI
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Scienziato, nato a Bologna il 9 settembre 1737, morto a Bologna il 4 dicembre 1798. Studiò dapprima teologia, poi si dedicò alla medicina, specie all'anatomia e [...] solo toccando con gli estremi d'un arco formato da due metalli contemporaneamente i nervi lombari e i muscoli della coscia. Per spiegare questo fenomeno analogo a quello prima osservato, non essendovi ora in apparenza alcuna causa elettrica, il G. fu ...
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Generale inglese, nato a Menstrie (Scozia) nel 1734, morto presso Abukir nel 1801. Fu una delle più belle e simpatiche personalità del mondo militare inglese della seconda metà del '700, per valore, lealtà, [...] inglesi. Ma il 21 marzo, mentre vittoriosamente respingeva un attacco di sorpresa del generale Menou, fu gravemente ferito ad una coscia, e morì sette giorni dopo a bordo della nave ammiraglia. Fu sepolto a Malta e la Camera dei Comuni gli fece ...
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LASÈGUE, Ernest-Charles
Agostino PALMERINI
Onorino BALDUZZI
Medico, nato il 5 settembre 1816 a Parigi, morto ivi il 20 marzo 1883. Laureatosi nel 1846, nel 1848 studiò in Russia un'epidemia colerica, [...] prima che l'arto inferiore abbia raggiunto un angolo col bacino di 1200 insorgerà dolore nella faccia posteriore della coscia e del ginocchio e contemporaneamente si potrà osservare la contrazione dei muscoli flessori della gamba. Con questa manovra ...
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ARMI e ARMATURE (v. vol. II, p. 820, s.v. Corazza; vol. II, p. 315, s.p. Elmo; vol. VII, p. 138, s.v. Scudo; vol. VII, p. 421, s.v. Spada)
M. C. Guidotti; G. Lacerenza; R. Pierobon-Benoit; Ch. Saulnier; [...] l'impiego presso gli Achemenidi di una corazza trapuntata in materiale morbido, priva di maniche, lunga fino alla vita o alla coscia, con cucitura sui fianchi e sulle spalle, e foggiata a rete di quadrati diritti o obliqui; al centro di ogni quadrato ...
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PASQUINI, Giovanni Claudio
Raffaele Mellace
PASQUINI, Giovanni Claudio. – Nacque a Siena nel 1695. Nella natia Siena il giovane Pasquini fu socio, come Disperato, dell’Accademia dei Rozzi (così lo designa [...] Valentini: Siena, Biblioteca comunale degli Intronati, BCI I.XI.44) si trasferì a Roma, dove fu segretario di Nicolò Coscia (cardinale dal 1725), stretto collaboratore del cardinale Orsini (papa Benedetto XIII nel 1724). Lì lo ritrasse il 26 gennaio ...
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organi artificiali e protesi
Margherita Fronte
Francesca Vannozzi
Quando è possibile sostituire arti mancanti od organi malati
Può avvenire che, per malattia o infortunio, una persona perda l’uso di [...] un pezzo di legno a forma di U su cui il mutilato poggiava il ginocchio e che veniva poi assicurato alla coscia con cinghie di pelle: questa protesi primitiva era chiamata ‘gamba del povero’.
Queste protesi però, oltre che pesanti, avevano il limite ...
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Bernini, Gian Lorenzo
Fabrizio Di Marco
Il genio inventore del Barocco
Gian Lorenzo Bernini fu il più geniale artefice del Barocco, lo stile nato e sviluppatosi a Roma nel Seicento. Svolse la sua attività [...] . Da alcuni particolari immaginiamo la violenza della scena: le potenti mani di Plutone che affondano nel fianco e nella coscia di Proserpina, la quale per difendersi cerca di allontanare con il braccio sinistro la testa del dio.
Anche nel David ...
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ZEBRA (da voce africana; lat. scient. Hippotigris Smith 1841 e Dolichohippo Heller 1912; fr. zèbre; sp. cebra; ted. e ingl. Zebra)
Oscar De Beaux
Sotto il nome volgare si riuniscono le specie di 2 sottogeneri [...] sottili che giungono bensì fino agli zoccoli, ma lasciano candidi il ventre e la groppa; non vi è passaggio delle strisce delle cosce sui fianchi del ventre.
L'altra specie, la Zebra di montagna (lat. scient. Dolichohippos zebra L., 1758) abita con 3 ...
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coscia
còscia s. f. [lat. cŏxa] (pl. -sce). – 1. Il segmento dell’arto inferiore dell’uomo, situato tra l’anca e il ginocchio, il cui scheletro è costituito dal femore, abbondantemente rivestito da parti molli formate di muscoli, vasi, nervi,...
cosca
còsca s. f. [voce sicil., che risale al lat. tardo cŏstŭla «costola»; propr. «costola della foglia», quindi la foglia stessa, o un insieme di foglie]. – Nucleo, aggruppamento di mafiosi della Sicilia, che, agli ordini di un capo (il...